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Una lettera dal passato (1865): Giovanni Francini

Scritto e ricercato da Marco Ramerini

Torniamo indietro nel tempo, Anno 1865, Firenze è capitale d’Italia, il 3 febbraio 1865 il Re d’Italia Vittorio Emanuele II s’insedia a Firenze. Da pochi anni l’Italia è un regno unito (con l’esclusione del Triveneto e del Lazio) e l’unione ha portato anche all’istituzione del Servizio Militare di Leva, servizio che divenne operativo a partire dal 1861.

In archivio ho trovato una breve, ma bella lettera di un militare di Tavarnelle che ci apre una piccola finestra su alcuni momenti della sua vita. Si tratta di fatti avvenuti oltre 157 anni fa.1 Una lettera dove traspare tutta la voglia di vivere di questo povero ragazzo.

La lettera è indirizzata alla sua famiglia e comincia con “Carissimo Padre, 24 febbraio 1865”, il militare è Giovanni Francini nel documento scrive che aveva già scritto 6 lettere a casa, ma non aveva mai ricevuto risposta dai famigliari, probabilmente perchè le lettere non erano mai arrivate. Giovanni chiede al padre, a cui è indirizzata la lettera, di far sapere, al fratello Giuseppe e alla mamma, che sta bene. Poi chiede di salutare Gaetano Soffici, probabilmente si tratta di un suo conoscente rimasto a Tavarnelle. Giovanni dice che il servizio militare procede bene “io sto benissimo”, è in servizio al 6° Reggimento Artiglieria, 1 B Campana a Cremona.

Quindi Giovanni passa a descrivere il viaggio di arrivo che “è stato felicissimo, ho fatto sempre strada ferrata” infatti la ferrovia che attraversava l’Appennino era stata completata nel 1864, “passai da Milano che è una bellissisma città”. In fondo pagina qualcuno con una calligrafia diversa scrive “si dirige a Pavia” (probabilmente le lettere dei militari venivano lette e forse censurate da qualcuno prima di essere inoltrate alle famiglie), quindi appare chiaro che poco dopo aver scritto la sua lettera, Giovanni fu trasferito ad una caserma di Pavia. Poi al termine della pagina, ma non al termine della lettera “… e passo a dirvi addio”, chiede di avere dai famigliari “una pronta risposta” alla sua lettera. Quindi Giovanni saluta “… e sono vostro affettuosissimo figlio Giovanni Francini, Cremona”.

Ma la lettera ha un aggiunta sull’altro lato del foglietto. Qui ci sono altre interessanti informazioni sulla vita di Giovanni nei primi mesi di militare a Cremona. Il militare informa la famiglia che “di Toscani non ciè altro che un cierto Secci che gliè della Comune di Greve e il Camici Stefano di Lucignano”. Però poi aggiunge che “il Giovanni Sarvianti è a Cremona nel 37° Reggimento Fanteria” e che con lui si ritrova tutti i giorni, probabilmente durante l’uscita tardo pomeridiana dalle caserme, “che ci si vede tutti i giorni”. Poi c’è un nome Franciesco Furi o Turi che forse è un altro toscano che faceva il servizio militare a Cremona (oppure il nome del reggimento di fanteria del Salvianti). Nella busta dovevano esserci anche altre due lettere, perché Giovanni chiede alla sua famiglia di consegnare “questa lettera a Agostino Forconi e quell’altra a Tonino Taddei merciaio di Marcialla, che ci è tutti i giovedì al mercato di Tavarnelle”, evidentemente anche all’epoca il giovedì era giorno di mercato a Tavarnelle.2 La lettera termina così.

Vediamo chi era Giovanni Francini: secondo un documento di leva che ho trovato, era nato il 29 gennaio 1844 (bracciante, residente al Borghetto, figlio di Luigi Francini e Maria Forconi),3 mentre secondo l’atto di battesimo presente nell’Archivio di Stato di Firenze era nato il 30 gennaio 1844 (Antonio Francini è il compare di battesimo).4

L'atto di nascita di Giovanni Francini, 1844. Archivio di Stato di Firenze
L’atto di nascita di Giovanni Francini, 1844. Archivio di Stato di Firenze

Altre poche notizie su Giovanni le ho trovate nei documenti di leva dove viene dichiarato “abile” e arruolato e aggregato al 6° Artiglieria. Nel foglio di leva viene indicata anche la sua altezza, 171 centimetri, Giovanni era molto alto per l’epoca.5

Il giorno successivo, per pura casualità cercando ancora in archivio tutt’altre cose, in un faldone totalmente diverso, ho trovato un altro documento legato al soldato della lettera. Si tratta del suo atto di morte, il documento in questione era inserito nei fogli del Movimento delle Famiglie del 1866 nella cartella della sua famiglia quella di Luigi Francini del popolo del Borghetto.6

Nell’atto di morte si viene a sapere che Giovanni Francini è morto alle ore 4 antimeridiane di martedì 6 febbraio 1866 nell’Ospedale Militare di Pavia. Giovanni Francini soldato della 1° Batteria, 6° Reggimento d’artiglieria, celibe, di 22 anni, nato al Borghetto, domiciliato nel Comune di Barberino Vald’Elsa, Circondario e Provincia di Firenze, figlio di Luigi Francini e Maria Forconi.7 Purtroppo nel documento non sono riportate le cause della morte di Giovanni. Quello che possiamo escludere è che Giovanni sia morto in guerra, perchè in quell’anno c’è la Terza Guerra d’Indipendenza Italiana, ma questa guerra inizia nel mese di giugno e a quella data Giovanni è già morto.

Aggiornamento: Consultando i documenti dell’Archivio Parrocchiale di Santa Lucia al Borghetto (ringrazio Don Franco per la sua disponibilità e gentilezza) ho scoperto le cause della morte di Giovanni. Nello stato d’anime del 1865, a margine della famiglia Francini è aggiunto il nome di Giovanni con una croce, e accanto al suo nome è scritto: “morto militare a Pavia di una coppia di calci di cavallo”.1
1Archivio Parrocchiale di Santa Lucia al Borghetto: 41 – Borghetto. Stati d’Anime 1862-1870

Il ritrovamento di questi documenti sarà stata certamente una casualità, ma questa casualità mi ha fatto veramente pensare…. mi piace credere che forse Giovanni voleva far conoscere la sua storia….

Nel fascicolo del Movimento delle Famiglie del 1866, oltre all’atto di morte di Giovanni Francini (il militare della lettera) figlio di Luigi, c’è anche una denunzia fatta dal babbo di Giovanni, Luigi Francini (illetterato) di cambiamento di dimora all’interno del comune. La famiglia di Luigi Francini in data 7 marzo 1867 si sposta dalla casa dove abitava al numero 41 di proprietà del sig. Salvietti e va a vivere nella casa chiamata “casetta” al Borghetto al numero 110 di proprietà del sig. Tommaso Civili.8

CHI ERANO I PERSONAGGI CITATI NELLA LETTERA

Ho fatto un po’ di ricerche per capire chi fossero i personaggi citati da Giovanni nella sua lettera.

LA FAMIGLIA DI LUIGI FRANCINI: Il babbo di Giuseppe e Giovanni, Luigi Francini nella Tassa di Famiglia del 1842 risulta lavoratore al Macinatoio nel popolo del Borghetto. Luigi Francini proveniva dall’area di Greve, infatti era nato nel 1810 nel popolo di San Donato a Mugnana ed era stato battezzato nella pieve di San Miniato a Val di Rubbiana.10

Il Macinatoio. Mappa del 1820 circa. Progetto C A S T O R E - Regione Toscana e Archivi di Stato toscani.
Il Macinatoio (in basso a destra), il Mocale (in alto a sinistra) e il Borghetto (al centro). Mappa del 1820 circa. Progetto C A S T O R E – Regione Toscana e Archivi di Stato toscani.

Dalle ricerche successive che ho fatto, credo di essere abbastanza sicuro di poter affermare che alcuni dei Francini di Tavarnelle siano i discendenti del fratello di Giovanni, Giuseppe (vedi qui sotto).

GIUSEPPE FRANCINI: Il fratello di Giovanni, Giuseppe Francini aveva qualche anno in più e nella visita di leva viene riformato in data 11 aprile 1860 per essere affetto da “vizio precordiale proveniente da ipertrofia”. Risulta essere alto 164 cm e mezzo, quindi più basso del fratello Giovanni.11 Giuseppe Francini nasce nel popolo del Borghetto il 28 luglio 1841 (figlio di Luigi Francini e Maria Forconi, contadini), Antonio Francini è il compare di battesimo.12

Giuseppe Francini (di Luigi), cioè il fratello di Giovanni, nel Registro della Tassa di Famiglia del 18839 fa il pagliaiolo nel popolo del Borghetto. Giuseppe ebbe un figlio di nome Umberto, nato il 25 luglio 1879 da cui discendono i Francini di Tavarnelle. Sono figli di Umberto: Tullio, Giorgina, Curzio Ricciotti, Manissero, Giuseppe, Elio e Ferdinanda.

L'atto di nascita di Giuseppe Francini, 1841. Archivio di Stato di Firenze
L’atto di nascita di Giuseppe Francini, 1841. Archivio di Stato di Firenze

GIOVANNI SALVIANTI: Giovanni Salvianti (nell’atto di battesimo il suo nome per esteso è Costantino Giovanni Luigi Maria13), nato il 5 giugno 1844, era figlio di Costantino Salvianti e Assunta Vermigli, la madre era merciaia a Tavarnelle.14 Giovanni è dichiarato abile nella visita di leva dove risulta essere alto 159 cm, viene assegnato al 37° Reggimento. Viene congedato per fine di servizio a Firenze il 31 dicembre 1883.15 Giovanni Salvianti (di Costantino) risulta caporale di fanteria.16

Nella Tassa di famiglia del 1883 ho trovato: Giovanni Salvianti (di Costantino), trafficante, abitante nel popolo del Borghetto, e suo fratello Antonio Salvianti (di Costantino), barrocciaio, abitante nel popolo del Borghetto.17 Giovanni Salvianti ebbe un figlio di nome Giuseppe nato il 29 marzo 1890 che ha avuto una discendenza a Tavarnelle.

ANTONIO TADDEI: Antonio (Tonino) Taddei, merciaio di Marcialla, cioè colui “che ci è tutti i giovedì al mercato di Tavarnelle”. Nella Tassa di famiglia del 1883 ho trovato: Antonio Taddei (fu Raffaello), merciaio, abitante nel popolo di Marcialla.18 Antonio Taddei nel 1860 aveva 43 anni.19

AGOSTINO FORCONI: Agostino Forconi (fu Antonio) è presente nella Tassa di famiglia del 1883: Agostino è colono, abitante nel popolo del Borghetto.20

STEFANO CAMICI: Per quanto riguarda Stefano Camici di Lucignano (Montespertoli), nella Tassa di Famiglia del 1864 ci sono due famiglie Camici a Lucignano: la famiglia di Luigi Camici, agente (fattore), e la famiglia di Lorenzo Camici, segantino.21 Quasi certamente lo Stefano Camici citato da Giovanni Francini è figlio del segantino Lorenzo Camici. Infatti nel censimento del 1841 nella famiglia di Lorenzo Camici è presente un bambino appena nato di nome Stefano.22

GAETANO SOFFICI: Ho trovato due persone con lo stesso nome, ma per una questione anagrafica penso che il nostro Gaetano Soffici sia il Gaetano Soffici (del fu Costantino) nato il 23 agosto 1842.23 Gaetano è figlio di Costantino Soffici e Maria Bini e vive nel popolo di San Pietro in Bossolo.24

L’altro che ho trovato con lo stesso nome è residente nel popolo di Palazzuolo: Gaetano Soffici (di Giuseppe), colono, 60 anni nel 1860.25

SECCI: Sull’ultimo dei due toscani presenti a Cremona con Giovanni, il Secci del Comune di Greve, non ho avuto possibilità di provare a trovare informazioni, l’Archivio Storico di Greve è al momento chiuso. Poi su di lui, non conoscendo neppure il nome, non ci sono abbastanza informazioni per poter trovare altro.

NOTE

1Archivio Storico di Barberino Val d’Elsa: 427 – Carteggio di leva, Affari militari Corrispondenza, liste di leva, circolari, fedi di nascita, relativi ai giovani nati nel 1845. 1864

2Archivio Storico di Barberino Val d’Elsa: 427 – Carteggio di leva, Affari militari Corrispondenza, liste di leva, circolari, fedi di nascita, relativi ai giovani nati nel 1845. 1864

3Archivio Storico di Barberino Val d’Elsa: 425 – Registri di iscrizione dei giovani ed elenchi preparatori alle liste di leva Affari militari Classi 1842-46. 1861-1865

4Archivio di Stato di Firenze: Stato civile della restaurazione (1816-1860) > Barberino di Val d’Elsa – Segnatura attuale: 886 – Nati 1844, pag. 8

5Archivio Storico di Barberino Val d’Elsa: 423 – Lista di leva – Classe 1844. Anno 1863

6Archivio Storico di Barberino Val d’Elsa: L121 Movimento delle famiglie (atti di nascita, morte ecc..) 1866

7Archivio Storico di Barberino Val d’Elsa: L121 Movimento delle famiglie (atti di nascita, morte ecc..) 1866

8Archivio Storico di Barberino Val d’Elsa: L121 Movimento delle famiglie (atti di nascita, morte ecc..) 1866

9Archivio Storico di Barberino Val d’Elsa: F6 Tassa di Famiglia 1883

10Archivio Storico di Barberino Val d’Elsa: 240 Dazzaiolo della Tassa di famiglia e della Tassa dei coloni e artigiani, 1842

11Archivio Storico di Barberino Val d’Elsa: 420 – Carteggio di leva, Affari militari, Corrispondenza, liste di leva, relativi ai giovani nati nel 1841-1842. Anni 1860-1861

12Archivio di Stato di Firenze: Stato civile della restaurazione (1816-1860) > Barberino di Val d’Elsa – Segnatura attuale: 790 – Nati 1841, pag. 76

13Archivio di Stato di Firenze: Stato civile della restaurazione (1816-1860) > Barberino di Val d’Elsa – Segnatura attuale: 886 – Nati 1844, pag. 66

14Archivio Storico di Barberino Val d’Elsa: 425 – Registri di iscrizione dei giovani ed elenchi preparatori alle liste di leva Affari militari Classi 1842-46. 1861-1865

15Archivio Storico di Barberino Val d’Elsa: 423 – Lista di leva – Classe 1844. Anno 1863

16Archivio Storico di Barberino Val d’Elsa: I5 – Ruoli Matricolari 1863-1899, Milizia Territoriale, Ruolo Nominativo, Prima Categoria nati nell’anno 1844

17Archivio Storico di Barberino Val d’Elsa: F6 Tassa di Famiglia 1883

18Archivio Storico di Barberino Val d’Elsa: F6 Tassa di Famiglia 1883

19Archivio Storico di Barberino Val d’Elsa: 53 Plebiscito 1860

20Archivio Storico di Barberino Val d’Elsa: F6 Tassa di Famiglia 1883

21Archivio Storico di Montespertoli: 292 Dazzaioli della Tassa di Famiglia 1864

22Archivio di Stato di Firenze: Stato civile della restaurazione (1816-1860) > Lucignano (Parrocchia di Santo Stefano) – Censimento 1841, pag. 5

23Archivio Storico di Barberino Val d’Elsa: G23-G24 Liste elettorali 1881-1882

24Archivio Storico di Barberino Val d’Elsa: 420 – Carteggio di leva, Affari militari, Corrispondenza, liste di leva, relativi ai giovani nati nel 1841-1842. Anni 1860-1861

25Archivio Storico di Barberino Val d’Elsa: 53 Plebiscito 1860