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Tesaura ostessa al Leccio: la vita di una donna nel seicento in Maremma

Scritto e ricercato da Marco Ramerini

Mia mamma è nativa di un piccolo paese, Pari, porta della Maremma toscana, in bilico tra le province di Siena e Grosseto. Mi sono messo in testa di ricostruire la storia del luogo e delle persone che lo hanno abitato tra la fine del cinquecento e l’ottocento. Durante queste ricerche tutt’ora in corso mi sono imbattuto in alcuni personaggi che mi hanno incuriosito più degli altri. In questa ricerca tratto di Tesaura ostessa del Leccio.

Nei documenti del seicento di Pari compare relativamente spesso il nome di Tesaura ostessa del Leccio moglie di Niccolò oste al Leccio, questa donna è comare di battesimo nella chiesa di San Biagio a Pari per diverse volte all’anno. Sarà stato per il mestiere curioso di ostessa, sarà stato per il nome molto particolare della donna, o forse semplicemente perché mi piace ricercare le storie delle persone normali, che danno un quadro più veritiero di come doveva essere la vita nella loro epoca e che poi sono anche coloro che sono di solito meno studiate e anche più difficili da ricercare, perchè le informazioni su di loro sono spesso davvero poche. Ma ho voluto provare a ricostruire, nei limiti del possibile, la vita di questa donna. Vediamo cosa ho trovato. Il risultato è un puzzle dove mancano alcuni pezzi, ma dove si riesce ad avere un quadro d’insieme, credo, interessante della vita nel seicento nella Maremma Toscana.

Nei documenti di Pari viene indicato un paio di volte che Tesaura è oriunda di Arcistrada. Però oggi non esiste una località con questo nome, ma ho scoperto, leggendo altri documenti dell’epoca, che nel seicento talvolta Roccastrada veniva chiamata così. Ho quindi dirottato le ricerche sui documenti di Roccastrada per vedere se questa ipotesi potesse essere confermata.

Essendo un nome non comune, ho provato a cercare se nei documenti di Roccastrada esisteva un battesimo di una bambina di nome Tesaura ed ho trovato che una Tesaura Pasquini viene battezzata a Roccastrada (Arcistrada) il 12 luglio 1626, è figlia di Tommaso (del fu Lorenzo) e di Clementia Pasquini.1

I genitori di Tesaura si erano sposati a Roccastrada il 28 ottobre 1622: “Tommaso di Lorenzo da Castiglione anzi abitante in quel luogo fu congiunto in matrimonio con Cremenza di Pasquino detto il Vanga”.2

Tesaura non fu la prima figlia della coppia, infatti, la primogenita fu Cintia (di Tommaso di Lorenzo e di Crementia), battezzata a Roccastrada il 18 agosto 1623.3 Questa prima figlia purtroppo morì dopo pochi mesi, il 6 ottobre 1623.4 Il 6 novembre 1624 viene battezzata un’altra sorella di Tesaura, anche lei viene chiamata Cintia.5 Anche questa bambina morì pochi giorni dopo la nascita, il 12 novembre 1624.6 Tesaura come abbiamo visto nacque nel 1626. Il 13 ottobre 1629 viene battezzata Jacoma.7 Ma anche la piccola Jacoma muore dopo due mesi il 12 dicembre 1629.8 Il primo maschio della coppia è Lorenzo che viene battezzato il 12 gennaio 1631.9 La nascita di quest’ultimo bambino è però una tragedia, perchè il bambino muore pochi giorni dopo la nascita, il 20 gennaio 1631, e il 28 gennaio 1631 muore, a seguito del parto, anche la madre Clementia, la donna ha circa 30 anni d’età.10

A soli 5 anni d’età Tesaura si trova da sola con il babbo. Le sono morte tre sorelle e un fratello e poi a causa dell’ultimo parto anche la mamma. Una famiglia molto sfortunata, ma piuttosto normale per l’epoca. Come era normale al tempo, il babbo di Tesaura si deve essere risposato poco dopo11, perché il 20 febbraio 1633 viene battezzato un altro suo figlio, Domenico avuto con la nuova moglie Margarita (di Giovanni, in un documento, di Domenico negli altri documenti).12 Anche questo bambino muore il 10 agosto 1633, a soli 6 mesi d’età.13 Anche un secondo bambino della coppia, Arcangelo, nato il 16 ottobre 1634 muore dopo 6 mesi il 16 marzo 1635.14 Il 10 maggio 1636 nasce Simone, il loro terzo figlio,15 di lui non ho trovato l’atto di morte quindi potrebbe essere sopravvissuto.

Il babbo di Tesaura, Tommaso di Lorenzo, muore il 12 agosto 1638 a 45 anni.16 Perciò a soli 12 anni Tesaura resta anche senza babbo. La vita di questa bambina non deve essere stata affato semplice. Alla morte del babbo nella migliore delle ipotesi Tesaura resta con la matrigna e un fratellino (fratellastro) di 2 anni.

IL PRIMO MATRIMONIO DI TESAURA

Nei registri dei matrimoni di Roccastrada ho trovato il matrimonio di Tesaura: la donna si sposa a Roccastrada (una prima volta) il 3 agosto 1643 con Giovanni Battista di Silvano anche lui di Roccastrada.17 Quindi Tesaura si sposa a soli 17 anni. Ma il marito non è Niccolò, quindi la donna, se è la Tesaura che cerco, si deve essere sposata due volte.

Nello stato delle anime di Roccastrada compilato il 12 maggio 1646, Tesaura (nora=nuora, 20 anni) risulta sposata con Giovanni Battista (24 anni), con loro vivono la mamma di Giovanni Battista, Giovanna (45 anni) e la sorella Caterina (31 anni).18

Dopo il matrimonio la coppia ha diversi figli. Il primogenito, Salvestro, figlio di Giovanni Battista di Silvano e di Tesaura sua moglie, viene battezzato a Roccastrada il 7 marzo 1643 (la data è nel calendario fiorentino e quindi l’anno è il 1644).19 Il bambino muore pochi giorni dopo, il 23 marzo 1644: “Salvestro di Giovanni Battista di Silvano morse fanciullo di circa un mese”.20

Pochi anni dopo il primo figlio la coppia ha un secondo bambino. Il 23 agosto 1647 viene battezzato Francesco di Giovanni Battista di Silvano e di Tesaura di Tommaso.21 Anche questo bambino muore a pochi mesi d’età il 7 marzo 1647 (la data è nel calendario fiorentino e quindi l’anno è il 1648): “Francesco di Giovanni Battista di Silvano morse fanciullo di circa 3 mesi”.22

Il 6 agosto 1651 viene battezzato Giovanni Maria di Giovanni Battista di Silvano e di Tesaura di Tommaso.23 Di questo bambino a Roccastrada non ho trovato altro. Ma un figlio di Tesaura con questo nome è presente nello stato delle anime di Pari del 1672.24 Questa è una prima conferma che la Tesaura che ho trovato è veramente la Tesaura di Pari.

Il 23 gennaio 1653 (cioè 1654) viene battezzato Francesco di Giovanni Battista di Silvano e di Tesaura di Tommaso.25 Di questo bambino non ho trovato altro.

Il 27 dicembre 1655 viene battezzato Stefano di Giovanni Battista di Silvano e di Tesaura di Tommaso.26 Anche di questo bambino non ho trovato altro.

Ricapitolando, questi sono i figli di Tesaura e Giovanni Battista:

SALVESTRO: battezzato il 7 marzo 1644, morto il 23 marzo1644.

FRANCESCO: battezzato il 23 agosto 1647, morto il 7 marzo 1648.

GIOVANNI MARIA: battezzato il 6 agosto 1651, ancora vivente nel 1672 è infatti presente nello stato delle anime di Pari di quell’anno.

FRANCESCO: battezzato il 23 gennaio 1654, probabilmente muore, non è presente nello stato delle anime di Pari del 1672.

STEFANO: battezzato il 27 dicembre 1655, probabilmente muore, non è presente nello stato delle anime di Pari del 1672.

Il 18 gennaio 1656 (cioè 1657), all’età di circa 40 anni, muore il primo marito di Tesaura, Giovanni Battista di Silvano, il suo corpo viene sepolto nel cimitero della pieve di San Niccolò a Roccastrada.27 Tesaura resta vedova a 30 ani d’età con certamente un figlio (Giovanni Maria, 6 anni), ma è molto probabile che potrebbero essere anche tre figli piccoli, perché i documenti di morte di Roccastrada si sono conservati fino al 6 maggio 1657 (poi c’è un buco fino al 1699) e a quella data non risultano morti né Francesco (avrebbe avuto 3 anni) né Stefano (avrebbe avuto 1 anno). Quindi è possibile che quando Tesaura restò vedova avesse tre figli piccoli. Due di questi bambini (Francesco e Stefano) muoiono prima del 1672, infatti non sono presenti nello stato d’Anime di Pari di quell’anno. Credo che possano essere morti dopo poco la morte del babbo, all’epoca una donna sola con tre bambini piccoli era veramente lasciata a se stessa, è per questo che solitamente le vedove si risposavano quasi immediatamente dopo la morte del marito.

Purtroppo il secondo matrimonio di Tesaura con Niccolò (oste al Leccio), avvenuto probabilmente a Roccastrada tra il 1657 e il 1666 (anno in cui Tesaura compare per la prima volta nei registri di Pari già sposata con Niccolò), non l’ho trovato, perché tra i registri dei matrimoni di Roccastrada manca proprio quello degli anni 1657-1699. Il loro matrimonio non c’è neanche tra i libri di Pari e di Casale di Pari.

TESAURA A PARI

Come detto,Tesaura compare per la prima volta nei documenti di Pari nel dicembre 1666, quando è comare di battesimo di una coppia abitante al podere di Greppoli (non lontano dal Leccio) ed è indicata come: Tesaura moglie di Niccolò ostessa del Leccio. Nell’aprile del 1667 è comare di battesimo di una coppia abitante al podere di Gambarucci nella cura del Santo.

Il 4 aprile 1668 viene battezzata a Pari, Clementia, figlia di Tesaura e Niccolò oste al Leccio. Da notare che dopo aver avuto, nel primo matrimonio, solo figli maschi, Tesaura mette alla sua prima figlia femmina il nome della mamma, Clementia.28 Quasi certamente la Clementia che muore il 5 agosto 1673 all’età di 6 anni, figlia di Niccolò che abita al Leccio, è proprio questa bambina.29 Il nome della bambina è un ulteriore conferma che la Tesaura Pasquini figlia di Tommaso e Clementia battezzata a Roccastrada nel 1626 è veramente la nostra Tesaura.

Nello stato delle anime di Pari del 1672 nella famiglia di Niccolò (40 anni) e Tesaura (35 anni) sono presenti anche tre figli: Giovanni Maria (18 anni), Domenico (7 anni) e Clementia (3 anni).30 Giovanni Maria è certamente il figlio, nato nel 1651, avuto nel primo matrimonio. Anche questo dato, come già accennato, è un ulteriore conferma a quanto trovato nei documenti di Roccastrada. Mentre Domenico, che dovrebbe essere nato tra il 1665 e il 1666, è evidentemente il primo figlio avuto dal matrimonio con Niccolò. Domenico non è presente né nei registri dei battesimi di Pari né in quelli di Roccastrada. La coppia, dopo il matrimonio, potrebbe aver vissuto (ma anche essersi sposata) da qualche altra parte al di fuori dei due paesi che ho considerato.

Nei registri di Pari ho anche trovato quello che probabilmente è il matrimonio del figlio di Tesaura avuto nel primo matrimonio, cioè Giovanni Maria: Il 19 giugno 1678, Giovanni Maria di Giovanni Battista residente al Leccio si sposa con Giovanna di Girolamo Pecciarini, il matrimonio è celebrato da Francesco Minutelli pievano di Pari, sono testimoni: Clemente Donati vicario di Pari e Pietro Landi oste a Fercole.31

Nello stato d’anime del 1689, Tesaura (47 anni) e Niccolò (55 anni) vivono a Fercole ed assieme a loro vive anche il figlio Domenico (23 anni).32 Quindi è presumibile che in questo periodo la famiglia di Tesaura gestisse l’osteria di Fercole, questo sarà confermato, come vedremo, da altri documenti che ho trovato.

Pochi anni dopo, il 18 agosto 1692, muore a Fercole, Domenico (figlio di Niccolò del fu Francesco), l’unico figlio della coppia, secondo il documento di morte aveva 25 anni, fu sepolto nel Sepolcro della Società di San Fabiano e San Sebastiano nella Chiesa di San Biagio a Pari.33

Ho successivamente trovato indizi che Domenico, figlio di Tesaura, poco prima di morire si era sposato. Infatti risulta che nel 1695 è comare ad un battesimo Maddalena vedova di Domenico oste all’osteria del Leccio e poi ancora nel 1698, Maddalena moglie di Domenico (Passiniani?) è ostessa all’osteria del Leccio.34 Tra i matrimoni di Pari non c’è il loro matrimonio, ma sono riuscito a trovarlo tra i matrimoni della chiesa di San Donato a Casale di Pari: il 27 agosto 1690 si sposa Domenico di Niccolò abitante a Fercole in Cura di Pari con Maddalena figlia del fu Pasquino della parrocchia di Casale, furono testimoni delle nozze Francesco figlio di Tommaso Marcucci e Giuliano Franceschini.35

Tra i morti di Pari ho poi trovato, in data 14 agosto 1701, la morte di un bambino di 9 anni di nome Angelo Passiniani, figlio del fu Domenico e di Maddalena, quindi il figlio di Niccolò e Tesaura ebbe un discendente, ma di lui a Pari non c’è il battesimo. In quegli anni la famiglia gestiva l’Osteria di Fercole, che è molto più vicina a Casale di Pari che a Pari, e alla fine del seicento nella chiesa di Casale avevano iniziato a battezzare, negli anni precedenti, invece i battesimi avvenivano nella pieve di Pari. Quindi ho provato a cercare a Casale di Pari il battesimo di questo bambino. Angelo figlio di Domenico di Niccolò e di Maddalena fu infatti battezzato il 20 maggio 1692 dal pievano Francesco Casciani nella pieve di San Donato a Casale, fu compare di battesimo il Reverendo Erminio Minutelli.36

Come già accennato a partire dal 1666 Tesaura è spesso comare di battesimo nella chiesa di Pari, l’ultimo battesimo a cui presenzia è datato 23 luglio 1698, in questo atto viene descritta come: Tesaura oriunda di Arcistrada moglie di Niccolò del fu Francesco oste all’osteria del Leccio.37 Nel periodo in cui gestisce l’Osteria di Fercole, Tesaura è spesso anche comare di battesimo nella chiesa di San Donato a Casale, l’ho trovata in documenti datati tra il 1690 e il 1694, dove viene solitamente descritta come “Tesaura moglie di Niccolò abitante a Fercole Cura di Pari”. In un documento del 1693 della pieve di Casale compare, come comare di battesimo la nuora di Tesaura, Maddalena vedova di Domenico figlio di Niccolò a Fercole.38

Il marito di Tesaura, Niccolò (Passiniani?) oste al Leccio muore il 7 gennaio 1698, secondo il documento, Niccolò aveva 60 anni, viene sepolto nel Sepolcro della Società di San Sebastiano nella Chiesa di San Biagio a Pari.39 Niccolò era figlio di Francesco, come viene indicato in diversi documenti, e fu oste al Leccio per svariati anni, la prima testimonianza è datata dicembre 1666. Dai documenti risulta che Niccolò e Tesaura gestirono l’osteria del Leccio, per un primo periodo, almeno tra il 1666 e il 1678.40

A partire dal novembre 1678 e fino al giugno 1684 Tesaura risulta abitante in Pari.41 Poi a partire dal 1685 e fino all’aprile 1694 Niccolò e Tesaura con il figlio Domenico (che però, come abbiamo visto, muore nel 1692) e la nuora Maddalena (a partire dal 1690, anno del loro matrimonio) gestiscono l’osteria di Fercole. Nell’ottobre dello stesso anno (1694) sono di nuovo gestori dell’osteria del Leccio e restano gestori di questa osteria fino alla morte di Niccolò e Tesaura nel 1698.42 Su come fosse l’Osteria del Leccio nel 1694/95 ci viene in aiuto un documento dell’eredità di Giovanni Battista Tondi dove sono stimati i beni in possesso di questa famiglia tra cui l’Osteria del Leccio. L’Osteria viene descritta con “stalle, capanne, prati, et un poche di terre lavorative”, nell’osteria dell’eredità Tondi non vi era altro “ di mobile, che una tavola da apparecchiare con due banche per sedersi e 4 para di banchette da letto”.43

Dopo la morte di Niccolò, nel 1698, l’osteria è chiaramente mandata avanti per alcuni mesi da due donne: Tesaura vedova di Niccolò e Maddalena vedova di Domenico (il figlio di Tesaura e Niccolò). Come già accennato la moglie dello scomparso Domenico compare per due volte come comare di battesimo, la prima nel 1695 “Maddalena vedova di Domenico oste all’osteria del Leccio” la seconda nel 1698 “Maddalena moglie di Domenico (Passiniani?) ostessa all’osteria del Leccio”.44

Quindi riepilogando:

Gestiscono l’osteria del Leccio tra il 1666 e il 1678.

Vivono a Pari tra il 1678 e il 1684.

Gestiscono l’osteria di Fercole tra il 1685 e il 1694.

Gestiscono l’osteria del Leccio tra il 1694 e il 1698.

In un documento del 1674 viene indicato “Niccolò di Francesco da Roccastrada abitante al Leccio”. Questa informazione potrebbe confermare che Niccolò e Tesaura si sono sposati a Roccastrada, dove evidentemente si sono conosciuti, e poi sono venuti a vivere, dopo sposati, a Pari.45

In un documento del 167746 c’è forse un’altra interessante informazione relativa al nostro Niccolò: viene indicato come compare di battesimo “Niccolò di Francesco del Castello dell’Alpi abitante al Leccio di questa Cura di Pari”, sembrerebbe proprio il nostro Niccolò (il babbo è Francesco come nel nostro, vive al Leccio come il nostro), se così fosse avremo anche il suo luogo d’origine. Niccolò (o il babbo Francesco) evidentemente era emigrato in Maremma, ed era nativo di Castel dell’Alpi, una frazione di San Benedetto Val di Sambro nell’appennino bolognese, al confine con la Toscana. Sarebbe interessante sapere se nei registri di Castel dell’Alpi ci sono informazioni riguardanti la famiglia di Niccolò.

Ad ulteriore conferma, che Niccolò proveniva da Roccastrada (come Tesaura) ma che la sua famiglia era originaria dell’Appennino, nei documenti di Roccastrada c’è un’altra traccia: il 16 dicembre 1637 muore, a soli 25, a Roccastrada “Giovanni di Francesco da Castel del Alpe”, potrebbe essere un fratello di Niccolò.47

Nello stesso anno della morte del marito muore anche Tesaura, “vedova di Niccolò Passiniani una volta oste all’Osteria del Leccio”. La sua morte avviene in casa sua a Pari il 24 novembre 1698, secondo il documento di morte, Tesaura aveva 70 anni d’età, ma nella realtà, essendo nata nel 1626, aveva 72 anni. La donna viene sepolta nella chiesa di San Biagio a Pari nel sepolcro della Società del Santissimo Rosario.48

Al momento della morte di Tesaura, della sua famiglia restano soltanto la nuora Maddalena, vedova di Domenico figlio di Tesaura, con un figlio piccolo di nome Angelo. Il piccolo Angelo, come abbiamo visto muore a Pari il 14 agosto 1701. Non so se a Tesaura sia sopravvissuto Giovanni Maria, figlio del primo matrimonio.

Facendo ulteriori ricerche ho individuato, tra le Cause Civili presenti nell’Archivio Arcivescovile di Siena, un documento che riguarda proprio la nostra Tesaura: “Esecuzione disposizione di Donna Tesaura vedova del già Niccolò oste al Leccio”.49 Il documento, ha riportato la data (aggiunta successivamente) del 1721, ma in realtà ci sono esclusivamente fogli risalenti al 1698 e al 1699, cioè all’epoca della morte di Tesaura, i documenti sono scritti in gran parte dal pievano di Pari, Domenico Pecciarini. Nei fogli sono riportate le liste delle messe che il parroco di Pari celebrò prima e dopo la morte di Tesaura. La lunga lista di messe celebrate per Tesaura inizia il 3 settembre 1698, diversi mesi prima della sua morte, e si conclude il 16 febbraio 1699. Tutte queste informazioni sembrano essere state sollecitate dall’Arcivescovo di Siena per chiarire eventuali appropriazioni indebite da parte del pievano dei denari lasciati da Tesaura. Alcuni fogli riguardano delle messe (ne sono riportate 3) celebrate nel Convento di Sant’Antonio di Val d’Aspra dal priore del convento, l’agostiniano Fra Celestino Tagliasacchi.

C’è anche un interessante nota dei denari dati al pievano Pecciarini da donna Tesaura. La nota è stilata dal pievano stesso e riporta che Tesaura affidò, in data 1 settembre 1698, al pievano stesso dei denari (pare siano 25 scudi) perché “gli dovessi fare tanto bene in vita e dopo morte”. Quindi appare chiaro che Tesaura aveva affidato i risparmi di una vita al pievano, che li custodiva per lei. Segue quindi una dettagliata lista di tutte le spese sostenute dal pievano per messe, cerimonie e altre incombenze. Tra queste interessante è la lista delle spese sostenute per il funerale di Tesaura. Viene confermato che donna Tesaura morì il 24 novembre 1698, lunedì notte a circa ore 4 di notte. Il funerale fu celebrato in chiesa a Pari dal Maestro di Scuola di Pari Reverendo Angelo Rustichini e dal Reverendo Pievano di Casale Antonio Danielli.

In un altro scritto relativo ai “denari resi a donna Tesaura vivente” il pievano dice, in data 11 ottobre 1698, di aver ricevuto l’ordine da parte di Tesaura di dare dei denari al Savelli di Pari, suo nipote*1*, per aver comprato dal medesimo un barile di vino. Altri denari vengono dati al Reverendo Padre Procuratore Fra Urbano Casali agostiniano del Convento di Val d’Aspra. Dei denari vengono presi da Tesaura “per spendere per casa e suo bisogno e per campare”.

*1* Il Savelli nipote di Tesaura potrebbe essere mastro Pietro Savelli (morto l’8 marzo 1715). Pietro di Andrea Savelli sposa Domenica di Francesco il 5 settembre 1677, ed è probabile che Domenica di Francesco sia la sorella di Niccolò di Francesco, marito di Tesaura. In questo caso i nipoti (acquisiti) di Tesaura sarebbero i figli della coppia e non lo stesso Pietro.

NOTE:

1Archivio Arcivescovile di Grosseto: (455) – Roccastrada. Battesimi 1617–1656, pag. 70

2Archivio Arcivescovile di Grosseto: 609 (474) – Roccastrada. Matrimoni 1617–1657, pag. 13 (5V)

3Archivio Arcivescovile di Grosseto: (455) – Roccastrada. Battesimi 1617–1656, pag. 55 (14V)

4Archivio Arcivescovile di Grosseto: (464) – Roccastrada. Morti 1617–1647, pag. 31 (15V)

5Archivio Arcivescovile di Grosseto: (455) – Roccastrada. Battesimi 1617–1656, pag. 61 (17V)

6Archivio Arcivescovile di Grosseto: (464) – Roccastrada. Morti 1617–1647, pag. 36 (18R)

7Archivio Arcivescovile di Grosseto: (455) – Roccastrada. Battesimi 1617–1656, pag. 88 (31R)

8Archivio Arcivescovile di Grosseto: (464) – Roccastrada. Morti 1617–1647, pag. 69 (33V)

9Archivio Arcivescovile di Grosseto: (455) – Roccastrada. Battesimi 1617–1656, pag. 94 (34R)

10Archivio Arcivescovile di Grosseto: (464) – Roccastrada. Morti 1617–1647, pag. 75 (36V)

11Nei documenti di Roccastrada non ho trovato il loro matrimonio, quindi è probabile che si siano sposati in un paese vicino.

12Archivio Arcivescovile di Grosseto: (455) – Roccastrada. Battesimi 1617–1656, pag. 103 (38V)

13Archivio Arcivescovile di Grosseto: (464) – Roccastrada. Morti 1617–1647, pag. 88 (43R)

14Archivio Arcivescovile di Grosseto: (455) – Roccastrada. Battesimi 1617–1656, pag. 112 (43R). Archivio Arcivescovile di Grosseto: (464) – Roccastrada. Morti 1617–1647, pag. 96 (47R)

15Archivio Arcivescovile di Grosseto: (455) – Roccastrada. Battesimi 1617–1656, pag. 122 (48V)

16Archivio Arcivescovile di Grosseto: (464) – Roccastrada. Morti 1617–1647, pag. 104 (53R)

17Archivio Arcivescovile di Grosseto: 609 (474) – Roccastrada. Matrimoni 1617–1657, pag. 53

18Archivio Arcivescovile di Grosseto: (455) – Roccastrada. Battesimi 1617–1656, pag. 6

19Archivio Arcivescovile di Grosseto: (455) – Roccastrada. Battesimi 1617–1656, pag. 159

20Archivio Arcivescovile di Grosseto: (464) – Roccastrada. Morti 1617–1648, pag. 130

21Archivio Arcivescovile di Grosseto: (455) – Roccastrada. Battesimi 1617–1656, pag. 188

22Archivio Arcivescovile di Grosseto: (464) – Roccastrada. Morti 1617–1648, pag. 150

23Archivio Arcivescovile di Grosseto: (455) – Roccastrada. Battesimi 1617–1656, pag. 174

24Archivio Arcivescovile di Siena: va 2811 – Pari. Stato Anime 1672

25Archivio Arcivescovile di Grosseto: (455) – Roccastrada. Battesimi 1617–1656, pag. 197

26Archivio Arcivescovile di Grosseto: (455) – Roccastrada. Battesimi 1617–1656, pag. 205

27Archivio Arcivescovile di Grosseto: 610 – Roccastrada. Morti 1650–1657, pag. 30

28Archivio Arcivescovile di Siena: 1686 – Pari. Battesimi, Matrimoni, Morti 1632-1673

29Archivio Arcivescovile di Siena: 1696 – Pari. Morti 1673-1693, pag. 2V

30Archivio Arcivescovile di Siena: va 2811 – Pari. Stato Anime 1672

31Archivio Arcivescovile di Siena: 1687 – Pari. Matrimoni 1672-1693

32Archivio Arcivescovile di Siena: va 2818 – Pari. Stato Anime 1689

33Archivio Arcivescovile di Siena: 1696 – Pari. Morti 1673-1693

34Archivio Arcivescovile di Siena: 1676 – Pari. Battesimi 1693-1720

35Archivio Arcivescovile di Grosseto: (123) – Casale di Pari. Matrimoni 1642-1819 (1690-1696), pag. 96

36Archivio Arcivescovile di Grosseto: (120) – Casale di Pari. Battesimi 1689–1694, pag. 8

37Archivio Arcivescovile di Siena: 1676 – Pari. Battesimi 1693-1720

38Archivio Arcivescovile di Grosseto: (120) – Casale di Pari. Battesimi 1689–1694, pag. 5-12

39Archivio Arcivescovile di Siena: 1697 – Pari. Morti 1694-1716

40Archivio Arcivescovile di Siena: 1686 – Pari. Battesimi, Matrimoni, Morti 1632-1673. Archivio Arcivescovile di Siena: 1675 – Pari. Battesimi 1672-1693

41Archivio Arcivescovile di Siena: 1675 – Pari. Battesimi 1672-1693

42Archivio Arcivescovile di Siena: 1675 – Pari. Battesimi 1672-1693. Archivio Arcivescovile di Siena: 1676 – Pari. Battesimi 1693-1720

43Archivio Arcivescovile di Siena: FALDONE n. 4958 – anno 1695. 1800 Giovanni Battista Tondi cura eredità, inventario casa in Camollia, casa di Pari e stime poderi

44Archivio Arcivescovile di Siena: 1676 – Pari. Battesimi 1693-1720

45Archivio Arcivescovile di Siena: 1675 – Pari. Battesimi 1672-1693, pag. 18

46Archivio Arcivescovile di Siena: 1675 – Pari. Battesimi 1672-1693.

47Archivio Arcivescovile di Grosseto: (464) – Roccastrada. Morti 1617–1647, pag. 101 (51V)

48Archivio Arcivescovile di Siena: 1697 – Pari. Morti 1694-1716

49Archivio Arcivescovile di Siena: Cause Civili – Faldone n. 5001 – anno 1721 – 707 – Pari, esecuzione disposizione Donna Tesaura vedova già di Niccolò oste al Leccio.