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Saturnia: un centro termale con resti archeologici

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Saturnia è un piccolo paese situato su di una alta roccia di travertino a 294 metri di altezza nel comune di Manciano. Il paese è un importante centro termale grazie soprattutto alla presenza di acqua sulfurea (37,5°C) che attira ogni anno persone per cure sudatorie, fanghi ecc. Ci sono documenti storici risalenti al XII che parlano già dei benefici delle terme di Saturnia. Antiche leggende riconducono il paese a sede del dio Giove, il quale vi si rifugiò in occasione dell’espulsione dal suo trono celeste.

LA STORIA

Molte sono le testimonianze di civiltà che vanno da quella risalente al periodo eneolitico, età del bronzo, a quella etrusca, fino ad arrivare a quella romana. Tombe etrusche risalenti all’VIII secolo a.C. sono state rinvenute a, Puntone, Pian D’Alma, Sede di Carlo, Pancotta, Costone degli Sterpeti, Campo delle Caldane. Nel 280 a.C. Saturnia fu conquistata dai Romani, i quali la circondarono di mura, istituendovi la sede della prefettura. La città ebbe un fiorente sviluppo in età imperiale, ma con il III secolo se ne persero le tracce.

Solo nel XII con il dominio dell’antica famiglia Aldobrandeschi, Saturnia ebbe una nuova rinascita, viene citata come centro termale e come castello. Nel 1299 Saturnia fu distrutta da Siena, che più tardi la fortificò per difendersi dalle contee di S. Fiora e di Pitigliano, ma la cittadina non si riprese più. Firenze la conquistò facendone un marchesato sotto gli Ximenes d’Aragona.

LE TERME DI SATURNIA

Le Terme situate nella pianura sotto il borgo di Saturnia sono un richiamo molto popolare e rappresentano il principale richiamo turistico del piccolo borgo. Vi sono aree termali libere come quelle delle Cascate del Mulino e delle Cascate del Gorello, e un attrezzato stabilimento termale con piscine termali, idromassaggi, centro benessere ecc.

RESTI ARCHEOLOGICI

Saturnia è molto ricca anche di resti archeologici del periodo etrusco e romano. Nella Piazza Vittorio Veneto si possono vedere i risultati degli scavi che hanno portato alla luce testimonianze etrusche e romane. La Chiesa parrocchiale di Santa Maria Maddalena che sorge su dei ruderi romani, fu restaurata nel 1933. Essa conserva alcuni dipinti attribuiti a Benvenuto di Giovanni (1480): La Madonna col Bambino, S. Sebastiano, La Maddalena. Accanto alla chiesa si trovano i ruderi della Rocca senese o Rocca Aldobrandesca edificata agli inizi del XIII e ristrutturata dai senesi nel XV secolo. Nella Piazza del Bagno Secco si trova una grande vasca rettangolare in travertino che serviva a raccogliere l’acqua.

Molto bello è il tratto della Via Clodia, una strada romana con presenza di basoli irregolari di travertino e “margines” di pietra verticali di contenimento. La strada passa sotto la Porta romana, risalente al III secolo a.C.. Accanto alla porta è un tratto ben conservato delle mura romane. Il piccolo Museo Archeologico custodisce reperti che vanno dalla preistoria al periodo romano.

Fuori dal centro abitato si trovano altri resti di epoca etrusca e romana. Mentre nella necropoli del Puntone sono visibili alcune tombe a tumulo di epoca etrusca risalenti al VII e al V secolo a.C. Vicino alle Terme di Saturnia, in località Poggio Murella, si trovano i resti di una costruzione quadrata di epoca romana. Infine in località Le Murelle sono i resti di una grande cisterna romana del I secolo a.C.

BIBLIOGRAFIA

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  • Rosati Carlo; Moroni Cesare “Saturnia e la collina dell’Albegna. Roccalbegna, Semproniano, Poggio Murella, Montemerano Manciano” 2011, Moroni
  • Celuzza, Mariagrazia “Guida alla Maremma Antica” Siena, 1993, NIE
  • Cavoli Alfio; Belli Irene “Saturnia e dintorni. Storia, archeologia, arte e natura. Trekking Le vie delle acque” 2009, Laurum
  • Dennis George, Derek K. “Sovana, Saturnia, Pitigliano, Sorano. Città e necropoli d’Etruria” 1991, NIE

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