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Si dice Siena e si pensa subito al Palio e alla Piazza del Campo. E’ quasi impossibile, infatti, parlare di questa incantevole città toscana e non ricordare questa competizione a cavallo d’origine medievale, unica al mondo per partecipazione, passione e intensità con cui viene vissuta da tutti i senesi. Talmente coinvolgente è il clima che vi si respira, da richiamare ogni anno, il 2 luglio e il 16 agosto, migliaia di turisti che invadono letteralmente la città per vivere in prima persona un evento veramente speciale.
Tra i luoghi più significativi del Palio, è d’obbligo ricordare la famosa e armoniosa piazza del Campo, cuore della vita senese e pista per la corsa, il cui perimetro è punteggiato da 72 colonnini, posti a distanza uguale l’uno dall’altro, dove nei giorni del Palio i senesi legano il proprio fazzoletto.
IL PALIO DI SIENA
Tre giorni prima del Palio nel cortile del Podestà, all’interno del Palazzo Comunale, avviene la tratta, cioè l’abbinamento dei cavalli alle dieci Contrade (in tutto sono 17) che partecipano alla corsa. Il giorno della corsa al mattino nella Cappella di Piazza, adiacente al Palazzo, si svolge la messa del Fantino.
Nel pomeriggio, invece, dopo la benedizione del cavallo presso gli oratori delle Contrade, ha inizio il vivace e colorato corteo storico con i figuranti del Comune e le comparse delle Contrade che passano da piazza Salimbeni, piazza del Duomo (dove eseguono la sbandierata, maneggiando acrobaticamente gonfaloni multicolori) e arrivano fino in piazza del Campo.
La sua caratteristica forma “a conchiglia” fa di piazza del Campo una delle più belle e note d’Italia. Sul selciato di lastre e mattoni, si affacciano monumenti che riportano ai fasti della nobile civiltà comunale, periodo glorioso per la città. Il gotico Palazzo Pubblico, oggi sede del Museo civico, ospita alcune delle opere maggiori della Scuola di pittura senese che, nel XIV e nel XV secolo, si contrapponeva per fama a quella fiorentina.
L’adiacente Torre del Mangia (che prende il nome dal campanaro Giovanni di Duccio, detto il “Mangiaguadagni”) , con i suoi 102 metri d’altezza, domina il centro storico ed offre una spettacolare vista su architetture e il dolce paesaggio della campagna senese. Sul lato opposto della piazza, ecco infine, il suo ultimo capolavoro, l’ imponente Fonte Gaia, una grande vasca realizzata da Jacopo della Quercia nel 1419.
BIBLIOGRAFIA
- AA. VV. “Toscana” Guide Rosse Touring Club Italiano, 2007
- Biliorsi Massimo “Siena. Le stagioni del Palio” 2013, Il Leccio
- AA. VV. “Siena. La nuova guida completa. La città, i monumenti, i musei, il palio, la cucina” 2008, Sillabe
- AA. VV. “Siena” 2014, KMZero
- Ascheri Mario “Storia di Siena” 2013, Biblioteca dell’Immagine
- Serino Vinicio “Siena segreta” 2012, Betti
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