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Il Monte Argentario è un promontorio della Toscana meridionale in provincia di Grosseto, da cui dista circa 40 km.
Completamente montuoso, la cima più alta è il monte Telegrafo (635 metri), il Monte Argentario è unito alla terraferma da due cordoni di sabbia, i tomboli della Giannella e di Feniglia, al cui interno si trova la laguna di Orbetello. La costa dell’Argentario è alta e rocciosa, disseminata di antiche torri di avvistamento, è in gran parte integra e selvaggia.
I due centri principali sono Porto Santo Stefano, dove ha sede il comune, e Porto Ercole.
Abitato fin dall’antichità, in epoca romana era di proprietà della gens Domizia. Nel medioevo divenne feudo prima dell’Abbazia delle Tre Fontane di Roma, poi degli Aldobrandeschi, quindi degli Orsini, successivamente della Repubblica di Siena.
Nel 1557 entrò a far parte dello Stato dei Presidi. Poi nel 1815 anche l’Argentario divenne parte del Granducato di Toscana.
ITINERARIO: LA COSTA DEL MONTE ARGENTARIO
Superata la Fortezza di Porto Santo Stefano prendiamo la Strada Panoramica in direzione di Lividonia. La strada prima si snoda intorno al promontorio di Punta Lividonia dov’è la Torre di Lividonia, una struttura della metà del XVI secolo, posta all’interno di una villa privata.
La strada poi volge decisamente verso sud con bei panorami sul mare, e sulle isole del Giglio e Montecristo, si raggiunge quindi Cala del Pane, Cala Cacciarella e infine Punta Cacciarella dov’è l’omonima torre posta oggi all’interno di un complesso turistico moderno.
CALA GRANDE E CALA MORESCA
Superata Punta Cacciarella si raggiunge un punto panoramico che si apre su Cala Grande e la Punta di Cala Grande dove si trova un’altra torre d’avvistamento, oggi proprietà privata.
Oltrepassata la Punta di Cala Grande la strada si affaccia nuovamente sul mare regalando vedute mozzafiato sull’isolotto dell’Argentarola e sull’isola del Giglio. In corrispondenza di Cala Moresca si trovano i ruderi di un’altra torre d’avvistamento, la strada prosegue a mezza costa con stupendi panorami sulla costa che va dall’Argentarola a Cala del Gesso e Cala del Bove.
Superata Punta del Bove si raggiunge Cala Piccola (o Cala Piatti) dove, all’interno dell’Hotel Cala Piccola, si trova un’altra torre d’avvistamento, la rotonda Torre di Cala Piatti. Qui la Strada Panoramica devia verso l’interno, questa parte di strada è dominato dai ruderi della Torre di Capo d’Uomo posta su un colle a 358 metri d’altezza, in questo tratto di strada appare alla vista anche l’isola di Giannutri.
L’ISOLA ROSSA
La strada raggiunge quindi un bivio in corrispondenza di Poggio Fondoni, da qui la strada principale riconduce a Porto Santo Stefano mentre la Strada Panoramica prosegue a destra verso Punta Maddalena e l’Isola Rossa. Proseguendo lungo questa strada, dopo poco si aprono meravigliose vedute sulla costa tra Punta Maddalena e l’Isola Rossa, probabilmente è questo il tratto di costa più bello di questo itinerario.
Su una parete rocciosa a strapiombo sul mare si trova la Torre della Maddalena, una torre quadrata realizzata dai senesi e potenziata dagli spagnoli, poco sotto la torre si apre Cala dell’Olio dall’altro lato della baia ecco l’Isola Rossa e la Cala dei Sassi Verdi. Superata l’Isola Rossa si raggiunge la Torre delle Cannelle, torre del XV secolo di forma esagonale probabilmente di costruzione senese.
Proseguendo la strada diventa sterrata e in cattive condizioni, sul promontorio oltre la Torre delle Cannelle si vede la Torre Ciana, una torre cilindrica senese della fine del XV secolo. Per raggiungere Porto Ercole si possono percorrere i 3 km che restano di brutto sterrato oppure ripercorrere a ritroso la Strada Panoramica fino a ritornare a Poggio Fondoni e da qui a Porto S.Stefano e Porto Ercole.
INFORMAZIONI UTILI:
Mercato settimanale Monte Argentario: il lunedì a Porto Ercole e il martedì a Porto Santo Stefano
Ufficio Informazioni – Monte Argentario
Agenzia per il Turismo
Piazzale S.Andrea, 1 Porto Santo Stefano
tel. 0564/814208 fax 0564/814052
BIBLIOGRAFIA
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- Celuzza, Mariagrazia “Guida della Maremma antica” Siena, NIE, 1993
- Giuseppe Guerrini (a cura di) “Torri e Castelli della Provincia di Grosseto” Siena, Nuova Immagine Editrice, 1999
- Rozzi Alessandra “Maremma e Argentario” 2008, De Agostini
- AA. VV. “Maremma e Argentario” 2008, Touring
- Bulgheri E., Tosi G. “Monte Argentario e laguna di Orbetello. Aspetti storici, paesaggistici e naturalistici con itinerari” 2009, C&P Adver Effigi
- Manetti, Rino “Torri costiere del litorale toscano. Loro territorio e antico ruolo di vigilanza costiera” xvi, 183 pp. Alinea, 1991
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