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In una bella posizione su un poggio a 225 metri d’altezza a dominio del fiume Elsa si trova il piccolo borgo semi-abbandonato di Linari. Si tratta di un piccolo borgo fortificato di cui restano alcune interessanti evidenze medievali. Le prime testimonianze storiche di questo castello risalgono all’XI secolo. Linari ebbe importanza fin dalla sua fondazione a causa della sua posizione strategica: il castello infatti sorgeva su un poggio a dominio della Val d’Elsa, al limite meridionale del territorio fiorentino. Fin dalla sua fondazione fu conteso tra i signori della zona – fu in origine una signoria dei Cadolingi di Fucecchio – e Firenze.
LA STORIA
Nel 1270 Linari, come molti altri borghi della Toscana dell’epoca, divenne un libero comune, ciò coincise con un periodo di grande sviluppo e prosperità. Nel 1292 il comune di Linari entrò a far parte della Lega di San Donato in Poggio e raggiunse l’apogeo della sua importanza. Testimonianze storiche attestano che all’epoca Linari poteva schierare un esercito di circa 400 uomini armati.
Nel XIV secolo, come tutti i borghi presenti nella zona anche Linari entrò a far parte della Repubblica di Firenze e per questo piccolo centro abitato iniziò la decadenza. Nel 1432 il castello fu assediato dalle truppe di Filippo Visconti in lotta contro Firenze, l’assedio ebbe successo e il borgo fu espugnato e gravemente danneggiato. Niccolò da Tolentino lo riconquistò poco tempo dopo e ne divenne il feudatario. Nei secoli successivi, persa la sua importanza strategica, il borgo divenne proprietà dei Capponi, dei Mancini Ridolfini, dei Bardi, dei Rosselli del Turco e di altre famiglie nobili fiorentine.
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IL BORGO
Attualmente Linari versa in gran parte in stato d’abbandono, anche se comune di Barberino Val d’Elsa e soprintendenza nel 2017 hanno manifestato la volontà di restaurare parte degli edifici storici tra cui la chiesa di Santa Maria. Agli inizi del novecento parte del borgo fu ristrutturato in stile neo-gotico, anche il portale d’accesso a Linari rispecchia questo stile.
Una bella strada lastricata attraversa gran parte del paese. Nel borgo sorge la chiesa di Santa Maria, di epoca romanica con un bel campanile settecentesco, e fuori dalle mura quella di Santo Stefano, in stile romanico ad una navata. Delle antiche mura di cinta del castello resta ben poco, un paio di torri e i resti di una terza torre. Anche le due antiche porte medievali, Porta a Salti e Porta al Perone, sono oggi scomparse. Al posto della Porta a Salti, all’ingresso nord del borgo, oggi è il portale in stile neo-gotico edificato agli inizi del novecento.
Scritto da Marco Ramerini.
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