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La chiusura delle arcate della Loggia Pubblica nella piazza di Barberino Val d’Elsa

Ricercato e scritto da Marco Ramerini.

Se osserviamo la piazza centrale di Barberino Val d’Elsa, quella dove in passato si trovava la facciata della vecchia chiesa e dove si trova il Palazzo Pretorio, possiamo notare tre arcate aperte ancora oggi e altre due (forse tre) che sono state chiuse nel corso del tempo. Di queste arcate chiuse due sono chiaramente visibili, la terza è meno visibile. Nelle mie ricerche sono riuscito a trovare l’epoca in cui due di queste arcate sono state chiuse. Si tratta del periodo tra le fine del settecento e l’inizio dell’ottocento.

Il primo accenno che ho trovato sugli archi della Loggia Pubblica di Barberino risale al 1798. Vincenzo Zani1 nella seduta del 9 maggio 1798 presenta un’istanza perché gli sia venduto il “vuoto ossia spazio di suolo subalterno contiguo alla di lui casa, che forma l’estensione di un arco delle logge della piazza del castello di Barberino di Valdelsa per fabbricarvi una stanza”. Il Provveditore di Strade nella sua relazione al riguardo dà parere favorevole alla cessione dello spazio richiesto e stima il valore a £157. Il consiglio approva la vendita con una maggiorazione del 10% e alla condizione che “venga fatto l’ingresso della stanza che detto Zani vuol fabbricarvi dalla parte della piazza.2 Il 10 giugno dello stesso anno (1798) anche Gaetano Mugnaini3 chiede di acquistare “un altro arco delle logge della piazza di Barberino per fabbricavi una stanza” il prezzo stimato è anche in questo caso £157 con l’aumento del 10%.4 Le due notifiche riguardanti la vendita degli archi sono pubblicate il 14 maggio e il 10 giugno 1798. Il 20 giugno 1798 c’è la decisione definitiva sulla cessione. Viene deliberato che solo l’arco richiesto dallo Zani sia venduto. La motivazione è alquanto singolare: perchè detto arco “non serve ad uso del pubblico ma soltanto di detto Zani, che lo tiene ingombrato, ma senza pagare cosa alcuna”. Invece rispetto alla richiesta del Mugnaini si dice di “non doversi alienare né questo né altri archi di dette logge perché sono utili al pubblico”.5 Quindi la morale è che chi aveva abusivamente occupato lo spazio pubblico può comprarlo, mentre chi aveva lasciato libero lo spazio pubblico non ha diritto a comprarlo….

Passano meno di sei mesi e nel consiglio di Barberino si parla di nuovo di archi. Nella riunione del 15 gennaio 1799 viene ordinato ”esporsi al pubblico incanto gli archi delle logge pubbliche del castello di Barberino, che non persistano ad alcuno uso pubblico per rilasciarsi ai maggiori, e migliori offerenti facendo precedere pubblici editti per sentire chi avesse da reclamare ed opporsi alla vendita degli archi suddetti”.6

Le Logge della piazza di Barberino Val d'Elsa. Autore e Copyright Marco Ramerini.
Le Logge della piazza di Barberino Val d’Elsa. Autore e Copyright Marco Ramerini.

Per quanto riguarda un’altra arcata ho trovato che nell’agosto 1800 Antonio Zani, il cui mestiere nel 1797 e 1798 è livellare7 e poi nel 1799 risulta barrocciaio8, fa un’altra domanda per la concessione in vendita di un arco delle logge pubbliche della piazza del castello di Barberino allo scopo di costruirvi un forno per cuocervi il pane. La domanda viene accolta “convengono che sia chiuso ed alienato arco di dette logge per erigervi il forno, di cui si tratta purché nel termine di dieci giorni da assegnarsi per mezzo di pubblici editti non vi sia chi reclami, e si opponga”.9 Il 30 agosto 1800 viene pubblicata ed affissa “nel luogo solito” la notificazione riguardante “l’alienazione di un arco delle logge pubbliche del castello di Barberino”.10 Nella stessa seduta si viene a sapere che oltre ad Antonio Zani anche Gaetano Mugnaini ha di nuovo chiesto di acquistare un arco delle logge della piazza del castello di Barberino “e precisamente di quello contiguo all’altro arco già venduto a detto Zani”. Viene ordinato che l’arco in questione sia sottoposto a pubblico incanto “sopra la stima di scudi 25 fatta dal Provveditore di Strade, rilasciarsi al maggiore e migliore offerente”. Il 5, 12 e 15 ottobre 1800 viene “esposto al pubblico incanto l’arco delle logge esistente nella piazza del castello di Barberino contiguo a quello già venduto ad Antonio Zani”.11

Dopo questo annuncio però dell’arco si perdono le tracce, infatti il territorio di Barberino è scosso dall’arrivo delle truppe francesi12 e nei verbali non si parla più dell’arco. Solo nell’assemblea del 7 settembre 1801, quindi quasi un anno dopo, ricompare l’arco della piazza del castello di Barberino. Si informa che “vi è un arco delle logge della piazza del castello di Barberino che non serve ad uso pubblico, e che perciò potrebbe alienarsi a profitto di questa comunità”. Viene deliberato di mettere l’arco al pubblico incanto “sopra la stima già fatta”, da questo sembra che ci si riferisca all’arco già messo all’incanto lo scorso anno e probabilmente mai venduto a causa dei problemi causati dal passaggio delle truppe.13 La vendita dell’arco “ossia spazio di suolo pubblico delle logge del castello di Barberino” si conclude il 14 ottobre 1801, quando l’offerta di Antonio Zani risulta la migliore, lo Zani ha offerto 36 scudi e spiccioli, molto più dei 22 scudi del valore stimato. La conferma che la vendita riguarda l’arco messo in vendita l’anno precedente viene dal fatto che si cita l’udienza del 20 agosto 1800 durante la quale fu “determinato e convenuto che fosse chiuso, ed alienato l’arco suddetto a condizione che vi fosse eretto un forno per servizio pubblico come veniva domandato”.14 Il 14 novembre 1801 il camarlingo della comunità di Barberino viene deputato a stipulare il contratto di vendita dell’arco con lo Zani.15 Ma la cosa non è finita qui, nelle carte appare un’istanza presentata nell’adunanza del 5 dicembre 1801 da parte del cappellano e da altri abitanti di Barberino che chiedono “che sia annullata la vendita dell’arco delle logge di Barberino”. La risposta è immediata, ormai è tardi per bloccare la vendita essendo già stato stipulato il contratto, ma il consiglio informa che “non sarà venduto alcun altro arco di dette logge”.16

La famiglia di Antonio Zani, che pochi anni prima svolgeva il lavoro di livellare e poi di barrocciaio, deve aver avuto successo con la sua nuova attività, infatti Vincenzo Zani, figlio di Antonio risulta bottegaio nello stato d’anime del 1811 e ancora in quello del 1818. Vincenzo ha sposato Caterina Brettoni e probabilmente porta avanti la bottega assieme al fratello Giuseppe che abita assieme a lui e che ha sposato un’altra Brettoni, Teresa. Nel 1823 la famiglia Zani è una grande famiglia composta da 18 persone.17

Bisogna andare al 1804 per trovare un altro accenno agli archi della piazza, anche qui è protagonista la famiglia Zani. Nell’adunanza del 12 aprile 1804 gli Zani (Vincenzo e fratelli Zani) presentano domanda di poter acquistare “un pezzo di loggia della piazza di Barberino della lunghezza di un arco e mezzo”. La richiesta verrà esaminata nella successiva adunanza.18 Nella sessione del 27 giugno 1804 viene infatti presa in esame la richiesta di Vincenzo Zani e dei suoi fratelli. Gli Zani “domandano in compra un arco e mezzo delle logge della piazza di Barberino”. Questa volta però la risposta dell’organo della comunità di Barberino è negativa, e nella risposta viene anche illustrata quale sia l’utilità degli archi per la popolazione: “dichiararono di non volere in modo alcuno alienare detto arco, il quale unitamente agli altri serve di rifugio in tempo di pioggia non tanto ai barrocciai ed altri vetturali come ancora a tutto il pubblico quando specialmente partono le funzioni parrocchiali.19 Nell’adunanza del 9 luglio 1805 la richiesta dei fratelli Zani viene definitivamente rigettata.20

NOTE:

1Vincenzo Zani è il figlio trentaquattrenne di Antonio Zani, barrocciaio del popolo di San Bartolomeo e Stefano a Barberino. Archivio Storico di Barberino: 147 (3, 2.6) Barberino di Valdelsa. Descrizione di tutte le famiglie fatte dai messi per la formazione dei dazzaioli di Tassa di Macine per gli anni 1797, 1798, 1799 e 1800

2Archivio Storico di Barberino: 11 (10) Deliberazioni della comunità di Barberino Val d’Elsa 14 Settembre 1797 – 4 Gennaio 1804; pag. 15 R, 20 R

3Gaetano Mugnaini, possidente di 44 anni del popolo di popolo di San Bartolomeo e Stefano a Barberino. Archivio Storico di Barberino: 147 (3, 2.6) Barberino di Valdelsa. Descrizione di tutte le famiglie fatte dai messi per la formazione dei dazzaioli di Tassa di Macine per gli anni 1797, 1798, 1799 e 1800

4Archivio Storico di Barberino: 11 (10) Deliberazioni della comunità di Barberino Val d’Elsa 14 Settembre 1797 – 4 Gennaio 1804; pag. 20 R

5Archivio Storico di Barberino: 11 (10) Deliberazioni della comunità di Barberino Val d’Elsa 14 Settembre 1797 – 4 Gennaio 1804; pag. 20 R/V, 21 R

6Archivio Storico di Barberino: 11 (10) Deliberazioni della comunità di Barberino Val d’Elsa 14 Settembre 1797 – 4 Gennaio 1804; pag. 44 V, 45 R

7Il livellario (livellare) o enfiteuta è colui al quale spetta il godimento di un bene che però non gli appartiene.

8Archivio Storico di Barberino: 147 (3, 2.6) Barberino di Valdelsa. Descrizione di tutte le famiglie fatte dai messi per la formazione dei dazzaioli di Tassa di Macine per gli anni 1797, 1798, 1799 e 1800

9Archivio Storico di Barberino: 11 (10) Deliberazioni della comunità di Barberino Val d’Elsa 14 Settembre 1797 – 4 Gennaio 1804; pag. 86 V, 87 R

10Archivio Storico di Barberino: 11 (10) Deliberazioni della comunità di Barberino Val d’Elsa 14 Settembre 1797 – 4 Gennaio 1804; pag. 89 V

11Archivio Storico di Barberino: 11 (10) Deliberazioni della comunità di Barberino Val d’Elsa 14 Settembre 1797 – 4 Gennaio 1804; pag. 91 V

12Vedi: Marco Ramerini – Le comunità di Barberino Val d’Elsa e Tavarnelle Val di Pesa e il passaggio delle truppe nel 1799-1801

13Archivio Storico di Barberino: 11 (10) Deliberazioni della comunità di Barberino Val d’Elsa 14 Settembre 1797 – 4 Gennaio 1804; pag. 124 R

14Archivio Storico di Barberino: 11 (10) Deliberazioni della comunità di Barberino Val d’Elsa 14 Settembre 1797 – 4 Gennaio 1804; pag. 127 R

15Archivio Storico di Barberino: 11 (10) Deliberazioni della comunità di Barberino Val d’Elsa 14 Settembre 1797 – 4 Gennaio 1804; pag. 131 R

16Archivio Storico di Barberino: 11 (10) Deliberazioni della comunità di Barberino Val d’Elsa 14 Settembre 1797 – 4 Gennaio 1804; pag. 133 R

17Archivio della Parrocchia di San Bartolomeo e Stefano a Barberino: Stato delle anime 1811. Stato delle anime 1818. Stato delle anime 1823.

18Archivio Storico di Barberino: 12 (11)Deliberazioni della comunità di Barberino Val d’Elsa 29 Febbraio 1804 – 30 Dicembre 1808, con documentazione fino al 1814; pag. 8 V

19Archivio Storico di Barberino: 12 (11)Deliberazioni della comunità di Barberino Val d’Elsa 29 Febbraio 1804 – 30 Dicembre 1808, con documentazione fino al 1814; pag. 12 R

20Archivio Storico di Barberino: 12 (11)Deliberazioni della comunità di Barberino Val d’Elsa 29 Febbraio 1804 – 30 Dicembre 1808, con documentazione fino al 1814; pag. 33 R

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