Proponiamo questo itinerario con la Mtb con accompagnatori Mtb certificati Mtb Italia in modalità slow-tourism nell’area umida interna piu’ estesa in Italia: Il padule di Fucecchio.
IL PADULE DI FUCECCHIO
Il Padule ospita molte varietà di uccelli sia stanziali sia di flusso migratorio, vi si trovano tra gli altri aironi, folaghe e gru. A causa della sua conformazione, il Padule di Fucecchio nei secoli passati è stato un luogo molto importante dal punto di vista strategico. Questo perché il Padule rappresentava un importante baluardo naturale contro le invasioni e ogni sorta di minacce esterne che potevano colpire gli abitanti locali.
Gli episodi storici che riguardano il Padule di Fucecchio sono molti: Storicamente è famoso il ruolo avuto dal Padule di Fucecchio durante la Seconda Guerra Punica, quando il famoso condottiero cartaginese, Annibale attraversò il Padule con la sua armata. Polibio narra che Annibale durante l’attraversamento del Padule perse gran parte dei suoi elefanti. Tito Livio aggiunge che Annibale a causa di una malattia che lo affliggeva perse anche un occhio proprio mentre attraversava il Padule. Più recentemente, Curzio Malaparte riporta invece una leggenda in cui la perdita dell’occhio viene fatta risalire ad un agguato da parte delle popolazioni locali, che gli cavarono l’occhio con una lunga canna.
Nel periodo della Seconda Guerra Mondiale, il 23 aprile 1944, nel paese di Castelmartini i nazisti perpetrarono un efferato eccidio di civili, il tristemente famoso “eccidio del Padule”, durante il quale furono uccisi 174 civili innocenti compresi alcuni bambini.
ITINERARIO IN MTB DEL PADULE DI FUCECCHIO:
Descrizione dell’itinerario in Mountain Bike: L’escursione è lunga circa 30 km. La durata tra foto, merende e altro circa 2h e 30 minuti. Le bici consigliate Mtb e Ebike.
Partendo dalla Fattoria Settepassi in località Vione a Ponte Buggianese ci immergiamo (specialmente all’imbrunire) nella caratteristica principale di questo luogo, il silenzio, interrotto solamente dal canto degli uccelli.
Proseguiamo verso Casin del Lillo che è uno dei tanti “porti” del Padule, ma fra questi uno dei più suggestivi, da qui partono i “barchini” per escursioni turistiche ma principalmente i cacciatori per andare alle “botti”, mimetiche postazioni di tiro a filo d’acqua, risalendo il dedalo di canali che formano il labirinto della palude.
Pedaliamo, ammirando i borghi sulle sommità che fanno da corona arroccati sui monti del Pesciatino, il Monte Albano e le colline delle Cerbaie. Essi circondano la Valdinievole. Arriviamo alla Tabaccaia ex sigaraia ora dismessa a testimonianza di un fiorente attività del passato. Alla fine della seconda guerra mondiale la Tabaccaia fù, come tutto il Padule, luogo di un eccidio da parte delle truppe tedesche per rappresaglia contro i partigiani. Ci furono 174 morti, per lo più donne bambini e anziani che erano sfollati nel Padule ritenendolo più sicuro delle città.
L’OSSERVATORIO FAUNISTICO
Attraverso strade bianche, lungo argini e sentieri sempre immersi dalla natura arriviamo all’Osservatorio Faunistico. L’osservatorio è una struttura pubblica che è meta di scolaresche e turisti interessati nelle pratiche di educazione ambientale. Dalla struttura dell’Osservatorio Faunistico si possono ammirare stupendi panorami sul paesaggio tipico del Padule. Inoltre qui è possibile osservare i numerosi uccelli migratori e stanziali che vivono in questo ambiente naturale unico. Qui nidificano o fanno tappa uccelli migratori che giungono dal Nord Europa e dall’Africa.
Percorrendo l’argine del fiume Pescia passeremo prima attraverso il centro abitato di Ponte Buggianese dove se possibile potremo vedere gli affreschi del pittore delle “regine”, Pietro Annigoni, nella chiesa del Buon Consiglio. Annigoni, nonostante sia ricordato come il pittore delle regine (dopo aver ritratto alcuni personaggi reali, nel 1955 ricevette l’importante commissione di ritrarre la regina Elisabetta II d’Inghilterra). Fu anche un pittore che ritrasse persone di ogni lignaggio sociale descrivendone fedelmente l’aspetto e le caratteristiche salienti.
LO XENODOCHIO
Sempre lungofiume passiamo da Chiesina Uzzanese e ci soffermiamo a vedere lo Xenodochio nel centro del paese. La piccola struttura era posto di sosta e di ristoro per i viandanti lungo una della varianti della Francigena che i pellegrini usavano in alternativa alla principale in caso di allagamenti o di fenomeno di brigantaggio che in quel periodo era molto attivo nella zona soprattutto nei confronti dei pellegrini in transito da e per Roma.
Se aperta possiamo fare una sosta dai Norcini dei Campioni, macelleria atipica dove all’interno ci sono ricordi e maglie di un ciclismo passato e presente grazie alla passione per il ciclismo dei titolari. Attraverso vie secondarie tra campi di granturco e coltivazioni floricole, ci avviamo a vedere il laghetto di Sibolla, sito di interesse comunitario. Qui è possibile vedere fiori e altre piante acquatiche, piante rimaste in questo ambiente acquatico unico e che sono sopravvissute ai cambiamenti climatici avvenuti negli ultimi millenni.
Pedalando intorno al lago si potranno ammirare i cosiddetti “aggallati” di torba ricoperti di sfagno. Lo sfagno (Sphagnum) è un tipo muschio caratteristico del Nord Europa, in particolare della Scandinavia. Qui nel Padule di Fucecchio sopra a questo muschio attecchiscono le felci reali (Osmunda regalis), piante tipiche del clima caldo umido.
Questo itinerario permette la visita di un territorio in parte ancora vergine e che rappresenta uno dei territori che meglio rappresentano il tipico paesaggio palustre della Toscana.
L’itinerario termina con il ritorno alla Fattoria Settepassi in località Vione a Ponte Buggianese.
Info e Contatti: Daniele Tel: 3289362984 e-mail: marchibike@gmail.com Fabio Tel: 3474625436 e-mail: f.eugani@gmail.com Blog: liketwobike.blogspot.it
Scritto da Daniele Marchi.