Scritto e ricercato da Marco Ramerini
Tra le Cause Criminali conservate nell’Archivio Arcivescovile di Siena ce n’è una che riguarda la storia di Giovanbattista di Benedetto fabbro a Pari e Domenica vedova. Ho voluto fare una ricerca utilizzando e incrociando altre fonti per cercare di scoprire chi fossero questi personaggi. Per chi non lo conoscesse, Pari è un piccolo borgo della Toscana al confine tra le province di Siena e Grosseto. I fatti descritti avvengono nei primi decenni del seicento.
LA FAMIGLIA DI GIOVABATTISTA
Il personaggio principale di questa breve storia è Giovanbattista, che era fabbro a Pari ed era figlio di mastro Benedetto (di Pietro) anche lui fabbro a Pari. Il babbo era “assiduo abitatorre in Pari” ma originario della Pieve Santo Stefano. Probabilmente il babbo di Giovanbattista, cioè mastro Benedetto (di Pietro) giunse a Pari con la famiglia, su di lui ci sono tracce nei documenti parigiani a partire dal 1598 quando risulta spesso testimone nei matrimoni. Nello Stato delle anime del 15981 la sua famiglia è presente ed è così composta:
m.o Benedetto fabbro 40 anni
Lisabetta moglie 39 anni
Simone Bartalini figlio di Giovanni 14 anni
Giovanni Pauolo figlio 4 anni
Portia figlia 8 anni
Livia figlia 5 anni
un ragazzino in fasce figlio in fasce
Camillo suo nipote nipote 16 anni
Di questo stato d’anime ho trovato una seconda versione che sostanzialmente conferma il primo, ma con alcune interessanti varianti.2
M.o Benedetto fabbro 40 anni
Elisabetta sua moglie 32 anni
Simone suo figlio 14 anni
Camillo suo nipote 16 anni
Portia altra sua figlia 10 anni
Livia altra sua figlia 5 anni
Pietro Pauolo altro suo figlio 3 anni
Giovanbattista altro suo figlio in fasce
Questa seconda versione ci aiuta a stabilire l’anno di nascita di Giovanbattista che è il ragazzino in fasce indicato senza nome nel primo documento. Quindi il nostro Giovanbattista fabbro dovrebbe essere nato poco prima della compilazione del documento, quindi poco prima della Pasqua del 1598.
La moglie di Benedetto e mamma di Giovanbattista, Lisabetta muore il 7 settembre 1605.3
Dopo alcuni anni, l’8 gennaio 1611, mastro Benedetto (il babbo di Giovabattista) si sposerà in seconde nozze con Portia (di Matthio) Cini anche lei vedova (“per la morte di Guerrino suo marito seppellito a Paganico”). La nuova moglie di Benedetto aveva avuto almeno un figlio dal suo precedente matrimonio, se ne conosce la sua esistenza grazie al suo atto di morte, il ragazzo, di nome Bartolomeo (di Guerrino e di Portia (Loggi? Poggi?) moglie di mastro Benedetto fabbro), muore a 14 anni il 26 aprile 1612, il ragazzo era “morto in Pari in casa di mastro Benedetto, (sindoli?) sotto un braccio in più lochi, li si dette la febbre e si partì da Salceta a dove stava (per?) garzone e vinne da sua madre e morì confessato e comunicato”.4
Da questo matrimonio nasce Lisabetta (il nome della prima moglie di mastro Benedetto), mancando i libri dei battesimi se ne ha notizia perché questa bambina morirà a circa 5 anni d’età il 19 giugno 1616.5
Il babbo di Giovanbattista, cioè mastro Benedetto fabbro morì a 60 anni il 29 dicembre 1613.6
La famiglia il cui cognome è Pieri (anche se talvolta sembra essere scritto Puri) era tutta dedicata all’attività di fabbro attorno al 1632 risultano svolgere l’attività di fabbro mastro Camillo Pieri (il nipote di Benedetto nello stato delle anime del 1598), mastro Giovanni Pieri (probabilmente il Giovanni Pauolo figlio di Benedetto nello stato delle anime del 1598), mastro Simone di Benedetto fabbro (altro figlio, almeno nella seconda versione dello stato d’anime del 1598) e il nostro mastro Giovanbattista Pieri.
Un informazione curiosa ci viene per quanto riguarda la morte di mastro Simone di mastro Benedetto fabbro in Pari, morte avvenuta il 20 luglio 1628 nell’Osteria del Bagno di Petriolo “Ritrovandosi oste al Bagno di Petriolo nelle 23 ore fu ferito gravemente di tre ferite mortali con un pugnale, et a ore tre di notte essendosi confessato e ricevuto l’olio santo, e raccomandatione dell’anima dal Rev.do my Giovanbattista Cioli; mandato da me prete Giovanbattista Neri pieveano passò a miglior vita; et essendosi eletto la sepoltura nell’Anello del Santissimo Rosario fu portato a Pari e sepolto il dì 21 di detto da me pievano sopradetto in detto Anello…”.7
LA STORIA TRA GIOVANBATTISTA E DOMENICA VEDOVA
Veniamo adesso a quella che è la causa tra Giovanbattista e Domenica vedova.
Negli atti, secondo quanto citato8 nell’interessante libro di Oscar di Simplicio “Peccato, penitenza, perdono. Siena 1575-1800. La formazione della coscienza nell’Italia moderna”9, risulta che nel 1620 Giovanbattista di mastro Benedetto fabbro aveva fatto promessa solenne di matrimonio a Domenica vedova. Giovanni Battista ebbe con la vedova una relazione in funzione di questa promessa di sposarla, questo tipo di promesse erano all’epoca considerate vincolati, chi non le rispettava poteva finire in carcere ed anche essere scomunicato.
Nonostante il rischio di punizioni, Giovanbattista decise di tirarsi indietro, non intendendo più rispettare la sua promessa. In aiuto della vedova intervenne il pievano di Pari, che all’epoca era Giovanbattista Neri. Il nostro Giovanbattista di mastro Benedetto fabbro fu catturato e condotto in carcere a Siena. Ma anche in carcere non cambiò opinione. Nelle carte del processo non viene svelato l’esito della causa.10 Non è chiaro per quanto tempo rimanesse in carcere, ma Giovanbattista di Benedetto fabbro risulta essere testimone di matrimonio, e quindi presente a Pari, nei seguenti giorni: 14 maggio 1620 e 7 novembre 1621.
Ho voluto investigare su quale fosse stato “l’esito del contrastato rapporto” tra Giovanbattista e Domenica.
Nei libri dei battezzati di Pari ho trovato un bambino di nome Benedetto battezzato il 22 novembre 1621 e del quale è stranamente riportato solo il nome della madre, Domenica vedova da Lucca, ma il cui padre risulta incognito. Questo bambino a cui viene dato il nome di Benedetto che è quello del babbo di Giovanbattista fabbro è quasi certamente figlio di Giovanbattista fabbro.11
A conferma di quanto riportato sopra, nei registri dei matrimoni ho trovato il riscontro che Giovanbattista fu costretto a sposare Domenica vedova dopo poco la nascita del bambino, infatti ho rintracciato il loro atto di matrimonio che avvenne nelle pieve di Pari il 16 gennaio 1622. In questa data risulta il matrimonio tra Giovanbattista di m.o Benedetto fabbro da Pari con Domenica vedova da Lucca ma abitante da molti anni in Pari, sono testimoni del matrimonio il Sig. Jacomo Trecerchi, Marcello (Caporale?) e Jacomo di Girolamo da Pari, il matrimonio fu fatto “d’ordine di Mon.sig R.mo il Sig. Fabio Sergardi Vicario Generale di Monsignor Ill.o il Sig. Alesandro Petrucci Arcivescovo di Siena. Il vicario concesse la dispensa per il matrimonio”.12
Oltre al primo bambino nato prima del matrimonio, la coppia ebbe altri figli. In totale ho rintracciato sei figli (2 maschi e 4 femmine).
Il 19 marzo 1624 viene battezzato Giovanni (Pauolo?) figlio di mastro Giovanbattista fabbro e Menica. Il 6 novembre 1625 venne battezzata Lisabetta.13
La prima bambina di nome Lisabetta (figlia di m.o Giovanbattista fabbro al Leccio) muore il 17 settembre 1627. Da quest’atto di morte si scopre che suo padre era fabbro al Leccio dove c’era una conosciuta osteria situata lungo la strada di collegamento tra Siena e la Maremma.14
Successivamente la coppia ebbe altre tre figlie, il 9 maggio 1627 fu battezzata Livia (figlia di m.o Giovanbattista fabbro a Leccio e di Menica), il 23 novembre 1629 fu battezzata Lisabetta e il 10 agosto 1633 fu battezzata Laurentia.15
Domenica, la moglie di Giovanbattista fabbro in Pari muore il 2 settembre 1634 all’età di 45 anni.16
IL SECONDO MATRIMONIO
Che il primo matrimonio di Giovanbattista fosse stato forzato sembra chiaro anche dalla velocità con cui si risposa (anche questa volta si tratta di una vedova).
Il secondo matrimonio avviene in modo repentino, un mese e sei giorni dopo la morte della moglie, l’8 ottobre 1634, m.o Giovanbattista di m.o Benedetto fabbro si sposa a Pari in seconde nozze con Olimpia (già di Vincentio). La seconda moglie il cui nome è Olimpia (di Ansano) Corsini era anche lei vedova, si era infatti sposata in prime nozze il 28 aprile 1627 con Vincentio di m.o Ridolfo da Secchieta abitante a Vignali.17
Olimpia aveva avuto dal suo primo marito, soprannominato “Vincentio zoppo” un figlio, Ansano battezzato il 13 gennaio 1628 (morto pochi giorni dopo la nascita il 4 febbraio 1628), e due figlie entrambe di nome Lavinia, la prima battezzata il 9 gennaio 1629 (anche lei morta dopo pochi giorni, il 14 gennaio 1629), la seconda battezzata il 23 agosto 1631 (anche questa terza figlia mori pochi giorni dopo la nascita, il 1 settembre 1631). Il loro ultimo figlio, di nome Clemente era stato battezzato il 23 novembre 1632.18
Il primo marito di Olimpia, Vincentio di Ridolfo morì il 27 febbraio 1634 a 34 anni di età. Sembra che Olimpia fosse rimasta vedova con un solo bambino piccolo.19
Dal loro secondo matrimonio m.o Giovanbattista di m.o Benedetto fabbro e Olimpia (di Ansano) Corsini (vedova di Vincentio di m.o Ridolfo da Secchieta) ebbero almeno una figlia. Il 20 maggio 1637 fu infatti battezzata a Pari una loro figlia di nome Margarita.20
Il 28 febbraio 1649 morì all’età di 50 anni mastro Giovanbattista Pieri fabbro. Sembra proprio che sia il nostro Giovanbattista, l’età corrisponde.21
A confermare il cognome Pieri ho trovato il documento di matrimonio di uno dei figli avuti da Giovanbattista nel suo primo matrionio. Il 29 gennaio 1651 si sposò a Pari Giovan Paulo del già m.o Giovanbattista Pieri fabbro con Maddalena del già Ferrando Rombolini anche lei di Pari. Giovan Paulo è il nome del primo figlio nato dopo il matrimonio con Domenica vedova.22
Pochi giorni prima, il 16 gennaio 1651, si era sposata una delle figlie di m.o Giovanbattista fabbro, Elisabetta (Lisabetta al battesimo) con Giovanni d’Agnolo di Pari.23
Per finire una nota curiosa: Nel periodo nel quale accaddero questi fatti ho trovato anche una bambina di nome Caterina battezzata il 4 settembre 1617 figlia di genitore incognito e di Lavinia vedova da Casa Maggiori. Circa un anno dopo, il 26 agosto 1618, Lavinia vedova (da Casa Maggiori) si sposò con Girolamo di Francesco da Citerna ma abitante a Casa Maggiori.
Sarebbe curioso conoscere se anche Girolamo era il babbo di Caterina e se anche lui fu costretto a sposarsi come successe a Giovanbattista fabbro.
NOTE:
1Archivio Arcivescovile di Siena: STATI ANIME va 2806 Anime 1598 (Pari)
2Archivio Arcivescovile di Siena: 1695 – Pari Morti 1600-1613
3Archivio Arcivescovile di Siena: 1695 – Pari Morti 1600-1613
4Archivio Arcivescovile di Siena: 1695 – Pari Morti 1600-1613
5Archivio Arcivescovile di Siena: 1674 – Pari. Battesimi 1613-1637 + Matrimoni 1613-1639 + Morti 1613-1636
6Archivio Arcivescovile di Siena: 1674 – Pari. Battesimi 1613-1637 + Matrimoni 1613-1639 + Morti 1613-1636
7Archivio Arcivescovile di Siena: 1674 – Pari. Battesimi 1613-1637 + Matrimoni 1613-1639 + Morti 1613-1636
8Ho ricercato in archivio a Siena il documento in questione, ma purtroppo sembra non esserci più.
9Oscar di Simplicio “Peccato, penitenza, perdono. Siena 1575-1800. La formazione della coscienza nell’Italia moderna” pag. 271-272
10Oscar di Simplicio “Peccato, penitenza, perdono. Siena 1575-1800. La formazione della coscienza nell’Italia moderna” pag. 272
11Archivio Arcivescovile di Siena: 1674 – Pari. Battesimi 1613-1637 + Matrimoni 1613-1639 + Morti 1613-1636
12Archivio Arcivescovile di Siena: 1674 – Pari. Battesimi 1613-1637 + Matrimoni 1613-1639 + Morti 1613-1636
13Archivio Arcivescovile di Siena: 1674 – Pari. Battesimi 1613-1637 + Matrimoni 1613-1639 + Morti 1613-1636
14Archivio Arcivescovile di Siena: 1674 – Pari. Battesimi 1613-1637 + Matrimoni 1613-1639 + Morti 1613-1636
15Archivio Arcivescovile di Siena: 1674 – Pari. Battesimi 1613-1637 + Matrimoni 1613-1639 + Morti 1613-1636
16Archivio Arcivescovile di Siena: 1674 – Pari. Battesimi 1613-1637 + Matrimoni 1613-1639 + Morti 1613-1636
17Archivio Arcivescovile di Siena: 1674 – Pari. Battesimi 1613-1637 + Matrimoni 1613-1639 + Morti 1613-1636
18Archivio Arcivescovile di Siena: 1674 – Pari. Battesimi 1613-1637 + Matrimoni 1613-1639 + Morti 1613-1636
19Archivio Arcivescovile di Siena: 1674 – Pari. Battesimi 1613-1637 + Matrimoni 1613-1639 + Morti 1613-1636
20Archivio Arcivescovile di Siena: 1674 – Pari. Battesimi 1613-1637 + Matrimoni 1613-1639 + Morti 1613-1636
21C’è da dire che nello stesso registro ho trovato che il 17 gennaio 1647 all’età di 70 anni era morto m.o Giovanbattista (Puri? Pieri?) fabbro in Pari. Archivio Arcivescovile di Siena: 1686 – Pari Battesimi, Matrimoni, Morti 1632-1673
22Archivio Arcivescovile di Siena: 1686 – Pari Battesimi, Matrimoni, Morti 1632-1673
23Archivio Arcivescovile di Siena: 1686 – Pari Battesimi, Matrimoni, Morti 1632-1673