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Casentino: foreste, eremi solitari, natura e tranquillità

Il Casentino è una vallata attraversata dal fiume Arno. Qui si trova la sorgente del più importante fiume della Toscana, incastonata tra i rilievi del Pratomagno e dell’Appennino Tosco-Romagnolo.

Il territorio di questa area della Toscana si estende per circa 800 km² nella parte settentrionale della provincia di Arezzo, esso confina a nord con l’Emilia-Romagna e a ovest con la provincia di Firenze.

Il Casentino è infatti l’alta valle del fiume Arno, un verde anfiteatro chiuso tra le montagne, ricco di boschi e isolato dai rilievi che lo proteggono. In questa terra è in parte rimasta l’atmosfera semplice che caratterizzava il resto della Toscana dei decenni passati.

Le montagne dell’appennino Tosco-Emiliano lo delimitano a nord, in questa zona si trovano il Monte Falterona (1.654 metri) e il Monte Falco (1.658 metri).

LE SORGENTI DEL FIUME ARNO

Sul Monte Falterona si trovano le sorgenti del fiume Arno, fiume che scorre lungo tutto il territorio casentinese e che ne modella e ne caratterizza il territorio. A occidente si eleva il massiccio montuoso del Pratomagno (1.592 metri) che separa il Casentino dal Valdarno Superiore. L’Alta Val Tiberina è separata del Casentino dai monti dell’Alpe di Serra e dell’Alpe di Catenaia.

La zona è ricca di bellezze paesaggistiche naturali e artistiche, ricco di boschi di faggi e abeti bianchi (buona parte dell’area appenninica fa parte del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna), complessi monastici immersi nel verde (La Verna, Camaldoli) e antichi castelli (Poppi, Romena). Il Casentino è oggi un importante meta turistica della Toscana.

Il Casentino è un territorio per gli amanti della natura e della tranquillità, ma anche per chi è alla ricerca di arte e di misticismo negli eremi solitari di Camaldoli e della Verna. La topografia del Casentino è particolarmente varia. Vi si trovano pianure e montagne ricche di grandi foreste, la sua natura di conca isolata circondata da montagne ne ha preservato le tradizioni delle popolazioni che lo abitano. Il Casentino è anche terra di cittadine e borghi tranquilli e isolati ricchi di arte e di storia.

L’autunno è probabilmente la stagione migliore per visitare il Casentino. In questo periodo infatti i boschi, talvolta ammantati dalle nubi e dalla nebbia, si accendono dei colori incredibili delle foglie che vanno dal rosso al giallo rendendo il paesaggio veramente spettacolare.

BIBLIOGRAFIA

  • AA. VV. “Toscana” Guide Rosse Touring Club Italiano, 2007
  • Rombai Leonardo; Stopani Renato “Il Casentino. Territorio, storia e viaggi” Polistampa, 2012
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