Bagno Vignoni è un piccolo borgo di aspetto medievale, caratterizzato da un gruppo di case e dall’enorme vasca d’acqua che occupa la piazza principale. Il piccolo agglomerato di case era in origine un castello della famiglia degli Amerighi, già noto nel XI secolo. Oggi i resti del castello (Vignoni Alto) dominano l’altura sopra il borgo termale. Bagno Vignoni, si trova a 3 chilometri a sud di San Quirico d’Orcia. Dal paese si hanno delle belle vedute sul borgo fortificato di Rocca d’Orcia anch’esso sede di un castello degli Aldobrandeschi.
LE ACQUE TERMALI
Bagno Vignoni, oggi è noto per le sorgenti termali dalle quali sgorga un acqua a una temperatura di 52°C, un’acqua bicarbonato-solfato-calcica-carbonica, adatta alla cura delle artriti reumatoidi, delle nevralgie e delle neuriti. Nel passato le sue acque termali furono usate fin dall’epoca romana, successivamente anche il Papa Pio II Piccolomini e Lorenzo il Magnifico usarono le sue acque curative.
Le acque di Bagno Vignoni sono bicarbonato-solfato-alcalino-terrose ipertermali (52°C) e sgorgano da una sorgente che alimenta una grande vasca del 1500. Sono usate per bagni e fanghi (efficaci nella cura di malattie artroreumatiche e nevralgiche), inalazioni ed irrigazioni (per infiammazioni otorinolaringoiatriche e ginecologiche).
Il borgo si è sviluppato attorno ad una grande vasca rettangolare, entro cui sgorgano le acque termali. Poco fuori dal centro storico, a poche decine di metri dalla vasca, si trova il Parco dei Mulini, dove nel passato erano una serie di mulini disposti lungo il fiume, utilizzati per sfruttare le acque per la coltivazione. Oggi è possibile visitare quest’area chiamata il Parco dei Mulini ed ammirare alcuni degli edifici rimasti attivi fino alla metà degli anni Cinquanta del XX secolo.
BIBLIOGRAFIA
- AA. VV. “Toscana” Guide Rosse Touring Club Italiano, 2007
- Perguidi Valentina, Smaghi Raffaella “A piedi in Val d’Orcia. Guida agli itinerari consigliati dal Parco della Val d’Orcia” 2014, C&P Adver Effigi
- Arezzini Tiziana, Pierguidi Valentina, Smaghi Raffaella “Val d’Orcia patrimonio dell’umanità” 2012, C&P Adver Effigi
- Grassi Paola “La val d’Orcia” 2007, Ist. Poligrafico dello Stato