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Volterra: centro medievale e potente città etrusca

La città di Volterra si trova arroccata su un’alta collina tra la Val d’Era e la Val di Cecina a circa 545 mslm. Situata nel cuore della Toscana, a circa 40 km dal mare e a breve distanza dalle più importanti città d’arte della regione come S.Gimignano (29 km), Siena (47 km), Pisa (63 km) e Firenze (70 km); Volterra rappresenta una meta obbligata per qualsiasi turista grazie alla sua storia, ai suoi monumenti e al contesto paesaggistico di grande suggestione dov’è situata la città.

Volterra, gioiello d’arte etrusca, romana, medievale è uno dei centri turistici più importanti della Toscana sia per la ricchezza dei suoi monumenti che comprendono trenta secoli di storia sia per la lavorazione dell’alabastro, prodotto tipico e tradizionale dell’artigianato della zona.

LA STORIA DI VOLTERRA

GLI ETRUSCHI

La storia della città è documentata fin dal periodo Neolitico, con i primi insediamenti umani nella zona di Montebrandoni. Furono però gli Etruschi, che nel VII secolo a.C., fondarono sulla collina di Volterra la città di Velathri; nel IV secolo a.C. fu edificata la grande cinta muraria con un perimetro di oltre sette chilometri che racchiudeva oltre alla città vera e propria anche terreni a pascolo e a coltivazione. L’estensione della città etrusca attorno al IV secolo a.C. era notevolmente maggiore rispetto al centro abitato racchiuso all’interno delle mura medievali.

Durante questa epoca Volterra raggiunse l’apice del potere, diventando una delle dodici lucomonie che formarono la nazione etrusca, con un territorio che si estendeva dal fiume Pesa al mar Tirreno e dall’Arno al bacino del fiume Cornia.

Le mura Etrusche lungo la strada Provinciale Pisana che porta a Volterra, sullo sfondo il campanile della chiesa di San Giusto, Volterra, Pisa. Author and Copyright Marco Ramerini
Le mura Etrusche lungo la strada Provinciale Pisana che porta a Volterra, sullo sfondo il campanile della chiesa di San Giusto, Volterra, Pisa. Author and Copyright Marco Ramerini

I ROMANI

Attorno alla metà del III secolo a.C. Volterra fu costretta a sottomettersi alla crescente potenza romana entrando a far parte della confederazione italica. Nel 90 a.C. Volterra divenne municipio romano e i suoi abitanti ottennero la cittadinanza romana, durante l’Impero fu un importante municipio romano della VII regione, l’Etruria.

IL MEDIOEVO

Con la caduta dell’Impero Romano divenne un importante centro fortificato e sede vescovile che controllava un territorio che ricalcava i confini del municipium romano e della lucomonia etrusca. Tra il IX e l’XI secolo si sviluppò a Volterra la signoria civile dei vescovi volterrani, che, si estese su buona parte della diocesi.

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L’ETÀ DEI COMUNI

Nella prima metà del XII secolo Volterra si organizzò in libero comune, entità che si contrappose al potere vescovile, per diverso tempo vi furono aspri contrasti tra i due poteri, poi il libero comune prevalse, ma ben presto Volterra dovette fare i conti con le potenze emergenti di Pisa, Siena e soprattutto Firenze. In questo periodo fu costruita la cinta muraria medievale in sostituzione di quella etrusca, troppo vasta per le esigenze dell’epoca. Furono edificati anche il palazzo del Popolo, poi dei Priori, iniziato nel 1208 da maestro Riccardo, fu terminato nel 1257 sotto il Podestà Bonaccorso Adimari, nello stesso periodo anche il Duomo e il Battistero, furono oggetto di grandi lavori di ristrutturazione tra cui l’ingrandimento e la decorazione esterna della facciata della Cattedrale eseguita da Nicola Pisano nel 1254.

Il Teatro Romano. Author and Copyright Marco Ramerini
Il Teatro Romano, Volterra, Pisa. Author and Copyright Marco Ramerini

Agli inizi del XIV secolo Ottaviano Belforti assunse il ruolo di signore della città. Nel 1361, la signoria dei Belforti, accusata di aver pattuito la vendita della città a Pisa fu estromessa da Firenze, che prese possesso della Rocca, la repubblica volterrana, divenne suddita di Firenze. Tra il 1472 e il 1475 Lorenzo il Magnifico, fece costruire a Volterra il Mastio, la Fortezza voluta per controllare la città e per costituire una roccaforte avanzata verso il territorio senese. Nel 1530, in un’ultima disperata speranza di riacquistare le libertà perdute, Volterra si ribellò ai fiorentini in guerra con i Medici, alleandosi con questi ultimi, ma fu ripresa e nuovamente saccheggiata dal Ferrucci. Restaurati i Medici a Firenze, Volterra perse definitivamente la propria indipendenza, e divenne una delle città del Granducato di Toscana di cui seguì le sorti.

COSA VEDERE

Il centro storico della città è tutt’ora completamente cinto da mura medievali e etrusche, su cui si aprono diverse porte monumentali, la più antica delle quali è quella dell’Arco Etrusco resto delle mura etrusche del IV secolo a.C., le altre porte monumentali sono la Porta a Selci, in prossimità della Fortezza, la Porta di Docciola, la Porta Marcoli, la Porta fiorentina, la Porta San Francesco e la Porta San Felice.

Palazzo Pretorio, Volterra. Author and Copyright Marco Ramerini.
Palazzo Pretorio, Volterra. Author and Copyright Marco Ramerini.

Volterra è dominata dalla possente Fortezza formata dalla Rocca Vecchia del XIV secolo e dalla Rocca Nuova del XV secolo il borgo è uno dei più belli della Toscana. La piazza dei Priori è il centro della cittadina qui si trovano numerosicedifici medievali tra cui il Palazzo dei Priori del XIII secolo, il Palazzo Pretorio anch’esso del XIII secolo, il Quadrivio (o incrociata) dei Buomparenti con la torre duecentesca dei Buomparenti e altre case-torri.

Volterra è piena di archittettura civile e religiosa medievale di pregio da visitare la chiesa di San Lino ricca di affreschi, la chiesa di San Francesco con all’interno la Cappella della Croce di Giorno con affreschi del XV secolo di Cenni di Francesco Cenni. La chiesa di San Michele Arcangelo, il palazo Incontri-Viti, la Casa-Torre Toscano, la grandiosa Fonte Docciola del XIII secolo, la chiesa di Sant’Agostino.

I MUSEI

Nel rinascimentale Palazzo Minucci-Solaini opera di Antonio da Sangallo il Vecchio si trova il Museo Civico e la Pinacoteca, con una ricca collezione pittorica e artistica con opere tra gli altri di Taddo di Bartolo, Rosso Fiorentino e Luca Signorelli. Nelle Torri Minucci si trova l’Ecomuseo dell’Alabastro dedicato alla lavorazione di questa pietra tipica di Volterra.

La Fortezza. Author and Copyright Marco Ramerini
La Fortezza, Volterra, Pisa. Author and Copyright Marco Ramerini

Il più importante museo di Volterra è il Museo Etrusco Guarnacci che custodisce una delle più importanti raccolte etrusche d’Italia. Vi si trovano steli, urne cinerarie, sarcofagi, monete, affreschi, statue di epoca romana e etrusca.

Nella vicinanze della piazza dei Priori si trova il Duomo in stile romanico edificato nel XII secolo, l’interno è a croce latina a tre navate e custodisce opere d’arte di primo piano. Davanti al Duomo si trova il Battistero a pianta ottagonale del XIII secolo con una pregevole fonte battesimale di Andrea Sansovino dle XVI secolo. Ricco di pregevoli opere d’arte è anche il vicino Museo Diocesano di Arte Sacra.

Tra i resti di epoca etrusca-romana: il Teatro Romano del I secolo a.C., la Porta dell’Arco Etrusco, l’area archeologica vicina alla fortezza e i resti delle mura etrusche particolarmenti evidenti in prossimità delle Balze di Volterra.

Volterra
Volterra

INFORMAZIONI UTILI:

Mercato Settimanale Volterra: sabato
Tutti i sabati dalle 8.00 alle 13.30.

Mercato Settimanale Saline di Volterra: martedì
Tutti i martedì dalle 8.00 alle 13.30.

Uffici Informazioni Turistiche
Ufficio Turistico Pro Loco Piazza dei Priori, 10 56048 Volterra (Pisa)
Tel. 0588.86150 Fax 0588.90350

BIBLIOGRAFIA

  • AA. VV. “Toscana” Guide Rosse Touring Club Italiano, 2007
  • AA. VV. “Volterra. Guida illustrata” 2009, Magnolfi
  • Furiesi Alessandro “Volterra romana. Storia, genti e civiltà” 2009, Pacini Editore
  • AA. VV. “A spasso per Volterra. Giulia ci accompagna attraverso la storia e l’arte della città” 2008, Felici
  • Furiesi Alessandro “Volterra. Guida alla città e ai dintorni” 2007, NIE
  • Lari Giancarlo; Saggini Fabio “Volterra, l’avanzata delle balze. Le balze di Volterra fra storia e nuove conoscenze geologico-strutturali” 2006, Tagete
  • Cateni Gabriele; Furiesi Alessandro “La città di pietra. Mura etrusche e medievali di Volterra” 2006, Pacini Editore