Situata tra Piombino e San Vincenzo, la zona di Baratti-Populonia può essere raggiunta, proveniendo da nord, uscendo all’uscita San Vincenzo nord del’Aurelia. Dopo aver attraversato tutto il paese di San Vincenzo si prosegue per altri 12 km lungo una strada che per lunghi tratti attraversa una bella pineta. Pochi km dopo aver raggiunto la Torraccia (un’antica torre costiera a sinistra della strada) si gira a destra direzione Baratti-Populonia. Ancora 2 km e si raggiunge il piccolo porticciolo di Baratti, dove sono gli scavi archeologici dell’etrusca Populonia. Continuando per altri 3 km lungo la stessa strada si giunge al paese medievale di Populonia.
Giungendo da sud l’uscita consigliata sull’Aurelia è quella di Venturina, da qui si seguono le indicazioni per Piombino e giunti in prossimità di Piombino per San Vincenzo, fino a che non si giunge all’incrocio per Baratti-Populonia.
IL GOLFO DI BARATTI
Il promontorio di Populonia e il Golfo di Baratti, rappresentano (assieme ad esempio all’area del Parco della Maremma) uno dei più caratteristici paesaggi della costa Toscana: colline, macchia mediterranea, mare blu. Qui, ci sono le tracce di antiche popolazioni, partendo dalla zona archeologica vicino alla spiaggia di Baratti: un museo all’aria aperta testimonia la grandezza della città industriale Etrusca di Populonia, durante il periodo Etrusco, Baratti fu un importante porto commerciale al centro degli itinerari commerciali del Tirreno.
LA CITTÀ ETRUSCA DI POPULONIA
Populonia fu un importante centro industriale e metallurgico grazie alla sua vicinanza con l’isola di Elba che era ricca di ferro. In questo periodo fu anche il principale porto di smistamento dei minerali estratti all’Elba. A partire dal IX secolo a.C. la città divenne il più importante centro per la lavorazione del ferro nel Mediterraneo.
Oggi il parco di Archeologico-naturalistico di Populonia e Baratti è un luogo da non perdere per chi visita la zona. Il parco si estende per circa 80 ettari fra i pendii del promontorio di Piombino ed il golfo di Baratti. Ospita uno dei contesti più importanti della civilizzazione Etrusca per le tracce di lavorazione dell’acciaio e del ferro e per le funzioni culturali e commerciali che si svilupparono con esso. L’etrusca Populonia era divisa nella città alta e in quella bassa.
La città bassa comprendeva le strutture del porto e del distretto industriale, situati fuori delle mura sul poggio alla Porcareccia, dove è stata scoperta anche una breve strada pavimentata. Nel distretto industriale, che al giorno d’oggi può essere visitato seguendo via del Ferro, sono state scoperte alcune costruzioni usate nell’attività di produzione del ferro. Nel parco archeologico si possono visitare alcuni degli esempi più significativi di tombe monumentali Etrusche.
Nella parte inferiore del parco un itinerario guidato conduce il visitatore alle necropoli di San Cerbone e Podere Casone. Un sentiero collega il Centro Visite al Centro Sperimentale d’Archeologia, da dove parte un itinerario naturalistico che tramite via delle Cave porta alla necropoli delle Grotte. Continuando lungo la strada che sale da Baratti, si raggiunge il paese medievale di Populonia.
IL BORGO MEDIEVALE
Il borgo medievale di Populonia si trova in una bella posizione che domina la costa toscana. Il borgo è caratterizzato dalla presenza di un castello degli Appiani dominato da una Rocca quadrangolare e da un grande torrione semicircolare. All’interno del castello è possibile visitare la torre pisana del XIII secolo e un museo privato, dove sono visibili resti Etruschi e Romani.
Il borgo medievale di Populonia fu costruito nel XV secolo dai signori di Piombino, gli Appiani, attorno alla più antica torre pisana che come detto risale al XIII secolo. Il piccolo centro abitato è disposto lungo tre sole strade parallele ed è in gran parte formato dalla rocca degli Appiani, caratterizzata da un grande torrione semicircolare. All’interno del borgo si trova la chiesa di Santa Maria della Croce.
Da Baratti e Populonia partano diversi itinerari segnati che attraversano il Promontorio di Piombino e permettono di raggiungere la Buca delle Fate, Cala Moresca e Punta Falcone.
BIBLIOGRAFIA
- AA. VV. “Toscana” Guide Rosse Touring Club Italiano, 2007
- Semplici Andrea, cur. Guideri S. “Parco archeologico di Baratti e Populonia. Percorsi di visita per conoscere un territorio” 2000, Polistampa
- AA. VV. “Gli etruschi a Populonia. La storia, l’arte, la vita di un popolo e del suo territorio” 1999, Polistampa
- Beni Enrico “Populonia, dalle origini alla fondazione di Piombino” 2009, La Bancarella (Piombino)