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La collina di Poggio Imperiale è un area di circa 12 ettari che si trova ad occidente della moderna città di Poggibonsi. Questa è un’area di alto interesse archeologico. In questo luogo, tra il 1155 e il 1270, era il sito del primo nucleo urbano di “Podium Bonizi”. Qui, nel 1155, Guido Guerra, dei Conti Guidi, in accordo con i senesi costruì una nuova città: “Podium Bonizi” o “Poggio Bonizio”. Nel 1220 Federico II proclamò questo centro abitato una città imperiale che rimase fedele a Siena. La città fu poi rasa al suolo quando le armate imperiali furono sconfitte, nel 1270, da Firenze.
Nel 1313 il luogo fu scelto dall’imperatore Arrigo VII come posto adatto alla costruzione di una nuova città chiamata “Monte Imperiale”. Più tardi la zona venne scelta per la costruzione di una fortezza medicea, disegnata da Giuliano da Sangallo, che però non fu mai completata. Essa fu soprattutto uno dei primi test per la realizzazione dei nuovi concetti di fortificazione che venivano sviluppati in quegli anni. L’intero complesso fortificato è rappresentato da un circuito di mura attorno ad una collina, quasi completo, escluso il lato verso nord, con quattro porte principali e una fortezza pentagonale, chiamata Cassero Mediceo, situata nella parte orientale.
LORENZO DE’ MEDICI ORDINA LA COSTRUZIONE DELLA FORTEZZA
Fu Lorenzo de’ Medici che volle iniziare la fondazione di questa nuova città, ma l’impresa fu definitivamente abbandonata nel luglio 1513. Il complesso di Poggio Imperiale è ancora impressionante e merita una visita. Il Parco Archeologico ha molti cartelli esplicativi che spiegano l’interessante storia del luogo. Mentre visiterete questo posto potrete facilmente tornare indietro nel tempo, fino a quando la fortezza fu costruita. Scavi archeologici sono tuttora in atto all’interno della fortezza.
IL CASSERO MEDICEO
Il Cassero Mediceo si trova all’estremità nord-est delle fortificazioni, ha una forma rettangolare con bastioni ad ogni angolo. Sul lato orientale più corto, c’è poi un bastione che conferisce all’intera struttura una forma pentagonale. La porta d’ingresso, nonostante le sue dimensioni più piccole, è simile alle porte delle mura urbane. I lavori di costruzione non furono iniziati prima della fine di gennaio 1489, poi furono abbandonati alla morte di Lorenzo il Magnifico nell’aprile 1492. Nel 1498 furono nuovamente ripresi, ma furono lenti e limitati.
Furono successivamente nuovamente interrotti e ripresero nel 1505, le fortificazioni del Cassero furono terminate alla fine del 1510. Negli anni 1511-1513, però, mancavano ancora i quartieri per la milizia e le armi difensive. Il progetto di urbanizzazzione di Poggio Imperiale fu definitivamente abbandonato nel luglio 1513. Alcuni lavori d’ammodernamento e restauro furono effetuati negli anni 1634 e 1659. E’ possibile fare un interessante breve camminata attorno al Cassero, osservando le belle strutture dei bastioni.
LE PORTE DELLA CINTA MURARIA
Nell’intero complesso fortificato c’erano quattro porte principali, costruite con pietre squadrate, con doppie entrate una interna e una esterna, che sono collegati da una via di passaggio e da una volta rotonda. Le porte avevano il meccanismo “bolzoni” per calare il ponte levatoio: “Porta di San Francesco”: che guarda verso sud verso il Convento di San Lucchese. La “Porta del Giglio”: che guarda verso Firenze. La “Porta della Fonte”: che guarda verso la fontana di Vallepiatta. “Porta di Calcinaia”: che guarda verso Siena. Un’altra apertura si trova tra le porte del Giglio e della Fonte. Quest’apertura è piccola e architravata e probabilmente serviva da entrata d’emergenza.
PORTA DI SAN FRANCESCO
Questa è la principale porta d’accesso alla fortificazione, che guarda verso il convento di San Lucchese, è costruita con pietre squadrate, ha un doppio ingresso, uno esterno e uno interno, che sono collegati da una via di passaggio e da una volta rotonda, sono sempre presenti i fori per il meccanismo “bolzoni” per calare il ponte levatoio.
TORRE DI SAN FRANCESCO
La Torre di San Francesco, si trova all’interno delle mura della Fortezza Medicea, alcuni metri dietro la Porta di san Francesco. Questa torre ha una pianta quadrangolare ed è costruita su tre lati. Inoltre ha un rivestimento esterno di mattoni squadrati di travertino arrangiati in corsi paralleli orizzontali.
La data della sua costruzione è all’incirca attrono alla seconda metà del XIII secolo, per cui sembra essere un resto dei lavori di ricostruzione di Poggio Bonizio portati avanti nella metà del XIII secolo. Questi lavori furono fatti in un estremo tentativo di rinforzare le difese prima della distruzione messa in atto dalla truppe fiorentine.
La torre che era ancora visibile nella seconda metà del XV secolo, entrò a far parte del piano di Giuliano da Sangallo e fu inserita nelle fortificazioni unendo ad essa le nuove strutture della porta e delle mura, e funzionando come un bastione di difesa della porta stessa.
PORTA DEL GIGLIO
Questa porta si trova sul lato nord-ovest delle fortificazioni ed è rivolta verso Firenze. Come tutto il lato nord-occidentale della cerchia muraria si trova in cattivo stato di conservazione.*
PICCOLA PORTA
Questa è una piccola porta architravata, situata tra la porta del Giglio e la porta della Fonte, che probabilmente serviva da entrata d’emergenza.
PORTA DI CALCINAIA
Situata nella parte sud-est della fortificazione è la porta rivolta in direzione di Siena. Questa porta era in passato ricoperta di terra. Mentre oggi è stata riportata completamente alla luce. Ciò è potuto avvenire soprattutto grazie al lavoro di restauro che, negli ultimi anni, ha interessato tutta la fortezza.
PORTA DELLA FONTE
Questa era la porta che guardava verso la fontana di Vallepiatta (Fonte delle Fate).
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*Recentemente tutta la fortezza con le sue mura rinascimentali è stata oggetto di un importante restauro che l’ha resa fruibile in ogni sua parte e che ha fermato il degrado a cui era soggetta. Qui sotto un video della fortezza dopo i recenti lavori di restauro.
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FONTE DELLE FATE
La Fonte delle Fate è la sola testimonianza architettonica, giunta in buono stato fino ad oggi, della vecchia città di Poggio Bonizzo. Questa fonte è situata in una suggestiva posizione a metà della collina verso Vallepiatta, dalla quale in origine prese il nome. Nei tempi antichi una lunga galleria sotterranea la collegava alla soprastante fortezza. La fonte fu costruita nella prima decade del XIII secolo dal “Magister lapidum” Balugano da Crema.
La Fonte delle Fate è formata da un porticato di sei doppi archi ogivali supportati da pilastri. Mentre un sistema di canalizzazione concorre a raccogliere le acque della collina nei bacini che si trovano all’interno della fonte. La struttura fu interrata nel 1484 durante i lavori perla costruzione della fortezza medicea. Fu poi riscoperta nel 1803 durante dei lavori di scavo. Oggi è stata completamente restaurata ed è compresa nel parco archeologico.
BIBLIOGRAFIA
- AA. VV. “Toscana” Guide Rosse Touring Club Italiano, 2007
- Stopani Renato, Pietramellara Carla, Benvenuti Papi Anna, cur. Papi M. “La fonte delle fate a Poggibonsi” 1990, Firenzelibri
- cur. Francovich R., Valenti M. “Poggio Imperiale a Poggibonsi. Il territorio, lo scavo, il parco” 2007, Silvana
- cur. Valenti M. “Poggio Imperiale a Poggibonsi. Dal villaggio di capanne al castello di pietra” 1996, All’Insegna del Giglio
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