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Il pozzo pubblico di Tavarnelle e un’epidemia ad inizio ottocento

Scritto e ricercato da Marco Ramerini

Nell’estate del 1801 una misteriosa epidemia afflisse Tavarnelle. Nei registri della comunità si parla diffusamente di questa epidemia che è circoscritta al solo centro abitato di Tavarnelle viene infatti chiamata “straordinaria epidemica malattia di Tavarnelle”.1 Il fatto che l’epidemia era circoscritta solo a Tavarnelle mi ha fatto subito pensare a qualche causa collegata con le acque potabili del paese. Poi nei documenti ho trovato che in quel periodo il pozzo pubblico di Tavanelle fu ripulito e alcuni abitanti del paese si lamentarono del sudiciume gettato nel pozzo pubblico e richiesero la sua copertura con chiusura a chiave.

Nei documenti dell’epoca ho trovato che a partire dal giugno 1801 si comincia ad accennare ad un “male epidemico” a Tavarnelle.2 Si parla anche di medicinali da importare per somministrare ai malati miserabili di Tavarnelle “in occasione del male epidemico”.3 Riguardo a questa epidemia c’è un altro accenno nei verbali, quando alla riunione del mese successivo (17 luglio) viene pagato il cerusico di Tavarnelle Valecchi4 “per tre sezioni fatte ai cadaveri dei defunti in Tavarnelle in occasione dell’epidemia”.5 Anche nei mesi successivi l’epidemia continua il suo corso. Si parla nuovamente di epidemia il 20 agosto 1801 quando i medici Dott. Gaspero Cupieri6 di Barberino e il cerusico condotto di Tavarnelle Vincenzo Valecchi chiedono un riconoscimento (recognizione) per il servizio svolto “in occasione della straordinaria epidemica malattia di Tavarnelle”. Il Consiglio della Comunità di Barberino assegnò ai due medici il riconoscimento richiesto: al Cupieri vengono asssegnati 12 zecchini, mentre al Valecchi vengono assegnati 8 zecchini. Si chiede però ai medici di continuare il loro lavoro “fintanto che durerà la divisata epidemica malattia, che non è per anche cessata”.

Questa misteriosa epidemia sembra che abbia esclusivamente colpito Tavarnelle, e probabilmente quasi esclusivamente le persone miserabili, perchè nei documenti si fa sempre riferimento alla malattia di Tavarnelle e alcune volte si accenna ai miserabili (o poveri).7 Il 27 ottobre 1801 viene deliberato di rimborsare al cerusico Vincenzo Valecchi £105 per le medicine somministrate a diversi malati poveri di Tavarnelle.8 Probabilmente l’epidemia in questione, circoscritta esclusivamente a Tavarnelle, fu causata dal pozzo pubblico del paese. Che con tutta probabilità era il pozzo utilizzato dalla classe più povera, mentre i pochi benestanti probabilmente avevano un proprio pozzo.9

Vediamo le notizie che ho trovato che riguardano il pozzo di Tavarnelle in questo periodo storico. Nel luglio 1801 sono pagate a Francesco Fabiani10 £36 “per vuotatura e ripulitura del pozzo pubblico di Tavarnelle”. Sempre alla stessa riunione viene presentata anche un’istanza “di diversi abitanti di Tavarnelle che domandano che sia coperto il pozzo pubblico di detto luogo e chiuso a chiave per provvedere al caso che non vi siano gettati dei sudiciumi come accaduto in passato. Viene deciso di coprire il pozzo con un “coperchio di legno con toppa e chiavi.11 Il coperchio per il pozzo pubblico di Tavarnelle viene fatto da Luigi Berti e viene pagato dalla comunità £44.12 Luigi Berti era un cittadino del popolo di Santa Lucia al Borghetto (Tavarnelle) che di mestiere faceva il legnaiuolo.13 Nel 1799 aveva 40 anni ed era sposato con la moglie Caterina (35 anni). La coppia aveva 5 figli tutti maschi.14

Il fatto che il pozzo fosse stato contaminato con “sudiciumi” conferma che la causa dell’epidemia potrebbe essere stato proprio il pozzo in questione. Dove sarà stato il pozzo pubblico di Tavarnelle? In via delle Fonti? Oppure sotto l’arco dove ancora oggi sono i resti di un pozzo chiuso da uno sportello?15

Forse era questo il vecchio pozzo pubblico di Tavarnelle. Foto di Paolo Morandi
Forse era questo il vecchio pozzo pubblico di Tavarnelle. Foto di Paolo Morandi

Nella seduta del 15 settembre 1803 il consiglio di Barberino deliberò il pagamento a Gaetano Zobi di £17.10 per la “svuotatura del pozzo pubblico di Tavarnelle”.16 Gaetano Zobi era un possidente che risiedeva nel popolo di Santa Lucia al Borghetto, nel 1800 aveva 63 anni e viveva assieme alla moglie Maria Anna (61 anni), al figlio Giuseppe (31 anni), alla di lui moglie Verdiana (34 anni) e alla serva Anna Rosi (42 anni).17 Da notare che il popolo di Santa Lucia al Borghetto all’epoca comprendeva oltre agli abitati del Borghetto e del Mocale anche tutto il borgo di Tavarnelle, che allora occupava un breve tratto della Strada Regia Romana (attuale via Cassia) tra l’attuale Piazza del Comune (Piazza Matteotti) e la Piazza Vecchia (Piazza Domenico Cresti).

Il borgo di Tavarnelle. Progetto C A S T O R E – Regione Toscana e Archivi di Stato toscani.
Il borgo di Tavarnelle attorno al 1820. Progetto C A S T O R E – Regione Toscana e Archivi di Stato toscani.

NOTE

1Riguardo a questa epidemia vedi: Marco Ramerini – Le comunità di Barberino Val d’Elsa e Tavarnelle Val di Pesa e il passaggio delle truppe nel 1799-1801

2Archivio Storico di Barberino: 11 (10) Deliberazioni della comunità di Barberino Val d’Elsa 14 Settembre 1797 – 4 Gennaio 1804; pag. 111 V

3Archivio Storico di Barberino: 11 (10) Deliberazioni della comunità di Barberino Val d’Elsa 14 Settembre 1797 – 4 Gennaio 1804; pag. 111 V

4Vincenzo Valecchi (50 anni nel 1799) viene indicato come possidente residente nel popolo di Santa Lucia al Borghetto. Archivio Storico di Barberino: 147 (3, 2.6) Barberino di Valdelsa. Descrizione di tutte le famiglie fatte dai messi per la formazione dei dazzaioli di Tassa di Macine per gli anni 1797, 1798, 1799 e 1800

5Archivio Storico di Barberino: 11 (10) Deliberazioni della comunità di Barberino Val d’Elsa 14 Settembre 1797 – 4 Gennaio 1804; pag. 116 R

6Domenico Gaspero Cupieri (37 anni nel 1799) era il medico condotto del castello di Barberino. Archivio Storico di Barberino: 147 (3, 2.6) Barberino di Valdelsa. Descrizione di tutte le famiglie fatte dai messi per la formazione dei dazzaioli di Tassa di Macine per gli anni 1797, 1798, 1799 e 1800

7Archivio Storico di Barberino: 11 (10) Deliberazioni della comunità di Barberino Val d’Elsa 14 Settembre 1797 – 4 Gennaio 1804; pag. 120 V

8Archivio Storico di Barberino: 11 (10) Deliberazioni della comunità di Barberino Val d’Elsa 14 Settembre 1797 – 4 Gennaio 1804; pag. 130 R

9Vedi: Marco Ramerini – Il Pozzo pubblico di Tavarnelle

10Francesco Fabiani era un pigionale di 42 anni che viveva nel popolo di Santa Lucia al Borghetto. Con lui vivevano la moglie Anna di 32anni e tre figli (due maschi e una femmina). Archivio Storico di Barberino: 147 (3, 2.6) Barberino di Valdelsa. Descrizione di tutte le famiglie fatte dai messi per la formazione dei dazzaioli di Tassa di Macine per gli anni 1797, 1798, 1799 e 1800

11Archivio Storico di Barberino: 11 (10) Deliberazioni della comunità di Barberino Val d’Elsa 14 Settembre 1797 – 4 Gennaio 1804; pag. 116 R/V

12Archivio Storico di Barberino: 11 (10) Deliberazioni della comunità di Barberino Val d’Elsa 14 Settembre 1797 – 4 Gennaio 1804; pag. 121 R

13Legnaiuolo: “Artefice, che lavora il legname”. Vocabolario dell’Accademia della Crusca. Volume: 3 – Edizione: 4 Pag. 44-45

14Archivio Storico di Barberino: 147 (3, 2.6) Barberino di Valdelsa. Descrizione di tutte le famiglie fatte dai messi per la formazione dei dazzaioli di Tassa di Macine per gli anni 1797, 1798, 1799 e 1800

15Ringrazio il mio amico Paolo Morandi per queste informazioni e per le foto.

16Archivio Storico di Barberino: 11 (10) Deliberazioni della comunità di Barberino Val d’Elsa 14 Settembre 1797 – 4 Gennaio 1804; pag. 194 R

17Archivio Storico di Barberino: 147 (3, 2.6) Barberino di Valdelsa. Descrizione di tutte le famiglie fatte dai messi per la formazione dei dazzaioli di Tassa di Macine per gli anni 1797, 1798, 1799 e 1800

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